Nettuno- Mare inquinato, Legambiente studia soluzioni con i balneari

loricinaIncontro fra una delegazione del Circolo di Legambiente di Anzio-Nettuno ed una rappresentanza di proprietari di stabilimenti balneari di Nettuno sulla questione dell’inquinamento del mare causato dal fiume Loricina. All’incontro, che era stato richiesto dai gestori per dare un seguito operativo alla denuncia del problema dell’inquinamento del mare che Legambiente aveva sottolineato consegnando la “bandiera nera” al comune di Nettuno, ha partecipato anche l’ex sindaco di Nettuno Antonio Simeoni. “Alcuni gestori, tra cui il signor Dotti, avevano in precedenza incontrato il sindaco che aveva assicurato il suo impegno per riportare tutta la costa di Nettuno alla piena balneabilità. Anche il Circolo di Legambiente – spiegano proprio dal circolo – aveva ribadito l’urgenza di risolvere il problema chiedendo al vice sindaco il monitoraggio e il controllo di tutti gli scarichi irregolari nel Loricina. Il comune ha sollevato il problema dell’occlusione di uno dei due scarichi a mare del fiume, quello canalizzato. Il signor Antonio Simeoni ha ricordato che la canalizzazione del fiume, in un tubo che doveva sfociare in mare a 800 metri dalla costa, era stata realizzata nel 2001; il tubo si era subito ostruito per mancanza di filtri per bloccare la sabbia e quindi il lavoro non aveva superato il collaudo. I gestori fanno anche notare che sembra che la maggior parte delle pompe di sollevamento delle acque bianche sia guasta e che il comune dovrebbe vigilare sulla funzionalità dell’impianto fognante e di depurazione”. La responsabile del Circolo di Legambiente Anna Tomassetti ha poi dichiarato che il Circolo è disponibile a studiare, insieme ai gestori degli stabilimenti balneari, tutte le azioni praticabili per un vero e totale disinquinamento della costa da proporre poi al Sindaco di Nettuno in un incontro. L’intento è anche quello di attivare, con iniziative pubbliche, tutti gli enti ed organismi che devono curare la pulizia del Loricina e delle sue sponde. “Osserviamo infine che l’imponente cementificazione della costa, dove si è innalzato un muro compatto (banchine del porto, abitazioni ed altro) che impedisce alle acque piovane di defluire, porta ai frequenti allagamenti del lungomare”.