“Chiude un altro negozio storico di Nettuno, declino inarrestabile”

Via Armando Diaz
Via Armando Diaz

Voci di popolo danno per sicura la chiusura di una nota attività commerciale più che decennale sulla centralissima via Diaz a Nettuno. Un segnale di un declino inarrestabile”. Lo dichiarano in una nota Giulio Verdolino, portavoce del Movimento Città Futura e Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

“I negozi che hanno fatto storia di Nettuno ed Anzio continuano a chiudere senza avere nessuna tutela, nel silenzio di tutti e arrivano i cinesi a squalificare i quartieri. Commercianti che chiudono dopo diverse generazioni a causa di tasse onerose e locazioni alle stelle. Spesse volte i bazar cinesi diventano isole di illegalità, mentre i commercianti nostrani sono stritolati dalle tasse, creando una concorrenza sleale e facilitando il passaggio di mano delle attività commerciali. Occorre verificare perché un concittadino non può permettersi di aprire un negozio e un cinese sì e con quali fondi acquistano gli immobili o pagano gli affitti! Noi non vogliamo arrenderci a questo declino e vogliamo fermare questa battaglia che da anni i commercianti combattono contro i mulini a vento. Servono più controlli, se vogliamo tutelare il commercio sano e storico della città. Chiederemo che la Regione, ai fini della riqualificazione del territorio del centro storico di Anzio e Nettuno, promuova immediatamente iniziative tese a valorizzare e sviluppare le tradizionali attività commerciali, artigianali, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, culturali, sociali e di servizi alla persona anche mediante la concessione di finanziamenti previsti dall’art 14 della L.R. 10 Agosto 2016, n. 12 Art. 14 Locali, botteghe e attività storiche. Allo stesso tempo al fine di eliminare i fenomeni di degrado ambientale e sociale e salvaguardare le tradizioni ed il tessuto socio-economico tipico dei luoghi i Comuni di Nettuno ed Anzio devono disciplinare, se ancora non lo hanno fatto, con una delibera “ad hoc” le tipologie di attività commerciali presenti nel centro storico così da tutelare i commercianti storici. Riteniamo, inoltre, opportuno e urgente convocare un tavolo con le forze dell’ordine al fine di ottenere maggiori controlli amministrativi, fiscali e merceologici per garantire la sicurezza degli avventori nonché ostacolare la concorrenza sleale”.