Riceviamo e pubblichiamo
Il Comune di Anzio ha pubblicato il Piano di lottizzazione convenzionata relativo all’area della Vignarola (proprietà Puccini ). Un Piano da inviare in Procura e non in Regione. Il Piano di lottizzazione privata relativo all’area della riserva Puccini, già oggetto di precedenti denunce da parte dell’Associazione “Sinistra senza Aggettivi” è stato pubblicato dal Comune di Anzio. Tutti i cittadini hanno trenta giorni di tempo, dopo la pubblicazione, per osservazioni e ricorsi dopodiché, concluso l’iter burocratico, sarà inviato in Regione per l’approvazione .
In verità tale Piano dovrebbe essere inviato alla Procura e non in Regione per accertare le violazioni di norme urbanistiche che l’Amministrazione comunale di Anzio ha finto di non vedere nonostante una lettera inviata dalla Regione all’U.T.C. di Anzio in cui dettagliatamente tali violazioni venivano evidenziate.
La più eclatante riguarda la cubatura prevista dal piano di lottizzazione che sembrerebbe tre volte superiore a quella prevista dal Piano Regolatore Generale che alla tavola C –Calcolo degli standard- prevede per l’area in questione la possibilità di realizzare 20.000mq di superficie utile e non i 63.000 previsti dal Piano di Lottizzazione. Inoltre tale Piano non potrebbe essere approvato in base all’art. 1bis della L.R.36/87 che prevede un iter semplificato ma solo per i piani non in variante al P.R.G.
Esistono poi una serie di incongruenze tecnico-urbanistiche che in questa sede sarebbe troppo lungo spiegare.
Dunque un’area di particolare pregio ambientale per Anzio sta per essere urbanizzata ricorrendo ad un escamotage, che però è stato smascherato grazie alle iniziative del Comitato della Vignarola e di Lega Ambiente Anzio-Nettuno, che sembrerebbe disattendere precise norme urbanistiche e di legge che interessano più la Procura che la Regione.
Il Comitato per la Vignarola ha già presentato un ricorso al TAR contro la delibera della Giunta municipale, ed è auspicabile che vengano intraprese ulteriori iniziative per sconfiggere l’arroganza di chi si crede padrone di Anzio e poter così salvaguardare un lembo di territorio ancora vergine e, insieme a Tor Caldara, mantenere viva la possibilità di realizzare un unico parco urbano.
In questa battaglia è decisivo l’apporto dei cittadini e delle Associazioni, ma sarebbe opportuno che anche le forze politiche di opposizione,finora troppo silenziose, facessero sentire la loro voce con più forza.
Resp. Sinistra senza Aggettivi
Enzo Toselli