Cristina Di Canio ha 31 anni ed è uno di quei casi che spingono a credere nei propri sogni. Milanese, a 25 anni, con in mano un contratto a tempo indeterminato, cosa fa? Straccia il contratto ( che era già un sogno, se non suo, della sua generazione ) e apre una libreria in un quartiere periferico della sua città. Una libreria piccola ( lei la chiama la scatola lilla ) che, in breve, diventa un punto di riferimento: rimane piccola nelle dimensioni ma enorme nell’eco che suscita. Fino ad ospitare scrittori del calibro di Erri De Luca ( è accaduto qualche mese fa! ). Oggi Cristina Di Canio è la libraia più famosa d’Italia, quella che veicola libri e influenza tutta la categoria delle librerie indipendenti, tanto che Rizzoli l’ha chiamata e le ha chiesto di raccontare la sua storia. Risultato? Il suo esordio nella narrativa “La libreria delle storie sospese” che molto deve alla sua biografia è un libro molto letto ed amato, tra i migliori del 2016. Il professor Elvio Calderoni ha creduto nel testo ( e soprattutto nel messaggio che contiene: credere ai propri sogni ) e ha proposto ai suoi alunni la lettura di questo romanzo, fino a chiedere alla scrittrice se le avesse fatto piacere incontrare i ragazzi del Quarto Comprensivo di Nettuno. Detto fatto. Mercoledì 1 febbraio alle 12 Cristina Di Canio incontrerà con entusiasmo i suoi lettori. E anche chi la leggerà dopo l’incontro stesso. La scuola non è nuova ad iniziative di questo genere, infatti negli scorsi anni gli studenti hanno incontrato altri autori come Cosimo Calamini e Michela Monferrini, veicolando così il piacere della lettura unito a quello di poter porre delle domande a chi ha reso possibili storie e, come in questo caso, sogni.