Mafia e ingiustizia, la testimonianza di Giovanni Impastato all’Innocenzo XII

Impastato1Si è svolto ieri mattina, presso il Liceo Scientifico Innocenzo XII di Anzio l’incontro con il fratello di Peppino Impastato, Giovanni. L’incontro è parte integrante del progetto sulla legalità e la memoria “Giovani partigiani: Peppino ed Emanuela dalla parte della giustizia”, a cura delle associazioni ANPI, La Tamerice e Baraonda, e che vede la partecipazione di diverse classi del Liceo Scientifico, del Liceo Classico Chris Cappell College e dell’Istituto Tecnico Emanuela Loi.
La giornata è cominciata con l’esibizione dell’attore Simone Barraco, direttore artistico del centro artistico Il Girasole di Nettuno, che ha omaggiato la presenza di Giovanni Impastato con un monologo tratto dal film “I cento passi”.
Durante l’incontro Giovanni Impastato ha raccontato la sua esperienza a fianco del fratello, l’importanza della figura di Felicia, loro madre, e di quanto l’impegno e la morte del fratello abbiano fatto scattare in lui una spinta verso l’impegno sociale in contrasto alle organizzazioni criminali di stampo mafioso.
E’ stato sottolineato più volte come il contrasto alla mafia è possibile “solo se si lotta contro le ingiustizie sociali, mossi dalla volontà di trasformare in senso progressista la società. Bisogna essere cittadini consapevoli e cercare di applicare la nostra Costituzione, senza limitare questa azione di contrasto con all’impegno delle forze dell’ordine. L’antimafia o è sociale e democratica o non è”.