Il centrocampista neroniano commenta il successo contro il Potenza di domenica scorsa
Arrivato alla corte di mister D’Agostino ad inizio dicembre, Giovanbattista Catalano ha impiegato davvero poco a conquistare una maglia da titolare e ritagliarsi uno spazio fondamentale nello scacchiere tattico del tecnico neroniano. Domenica scorsa, al “Bruschini” contro il Potenza, è stato ancora una volta uno dei più positivi nel successo per due a zero che ha permesso a Rizzaro e compagni di salire al settimo posto della classifica del Girone H di Serie D: «Inanzitutto ringrazio i tifosi del Potenza per l’applauso a fine partita, per me era una partita diversa dalle altre perché quella maglia l’ho indossata — esordisce l’ex centrocampista del Pescara — Oggi, però, sono un giocatore dell’Anzio e sono contento per i tre punti perché ci permettono di compiere un ulteriore passo verso la salvezza, ormai davvero vicina». Un successo, quello contro i lucani, condito dalle polemiche per alcune scelte del direttore di gara e dei suoi assistenti che hanno scatenato le proteste degli ospiti: «Non entro nel merito delle scelte arbitrali, in questa stagione ci sono state partite nelle quali le decisioni dei direttori di gara ci hanno sfavoriti e altre nelle quali siamo stati più fortunati. Noi pensiamo soltanto a fare punti e vincere il più possibile, domenica scorsa è andata bene e non è stato affatto facile perché, di fronte, avevamo una squadra ben messa in campo e che fraseggiava bene a centrocampo. L’espulsione di Guarino ci ha permesso di sviluppare con maggiore efficacia il nostro gioco anche se loro sono stati bravi a mantenere viva la partita fino alla fine». La vittoria, firmata dalle reti di Artistico su rigore e del bomber Giampaolo in pieno recupero, ha permesso all’Anzio di recuperare terreno su cinque delle sei squadre che lo precedono, col quinto posto distante otto lunghezze e le recriminazioni per alcuni punti lasciati per strada e che avrebbero potuto rendere davvero memorabile la stagione dei tirrenici: «Pensiamo al presente e al futuro, ciò che è accaduto in passato lascia il tempo che trova perché ormai è impossibile tornare indietro. Ora la testa va alla trasferta di San Severo — conclude Catalano — un’altra avversaria ostica ma questo Anzio ha dimostrato di potersela giocare alla pari contro chiunque».
testo e foto di Matteo Ferri