Emozioni e memoria alla Loi di Nettuno, nel ricordo di Emanuela

17191311_10211744275151723_8832551719733204428_nIeri nell’Aula Magna dell’ITSEET e CAT Emanuela Loi di Nettuno un incontro sul tema della Legalità organizzato nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto grazie alla collaborazione con le associazioni locali “La Tamerice”, “Baraonda” e con l’ANPI Anzio Nettuno.

Il Progetto “Giovani partigiani – Peppino ed Emanuela dalla parte della giustizia” vuole ricordare ai giovani – che non hanno vissuto direttamente quelle vicende e quei momenti – le figure di Peppino Impastato, giovane giornalista e attivista ucciso dalla mafia e di Emanuela Loi, giovane agente della Polizia di Stato, che faceva parte della scorta del giudice Paolo Borsellino, uccisa nell’attentato di via D’Amelio. Esso è organizzato -in sinergia con le associazioni che lo hanno proposto – da tre scuole superiori del Territorio: L’Itsset e Cat “Emanuela Loi” di Nettuno, il Liceo Scientifico “Innocenzo XII” e il Liceo Classico “Chris Cappell College” di Anzio.

17103293_10211744274991719_1478338357881294314_nAll’iniziativa ha preso parte Claudia Loi, sorella di Emanuela, alla quale è intitolato l’Istituto di Nettuno, che con grande semplicità e apertura mentale ha raccontato agli studenti e alle studentesse la vita, i sogni, le speranze di una ragazza di 25 anni – l’età in cui Emanuela Loi fu uccisa – e di quelle della sua famiglia e del suo fidanzato. Ha raccontato anche come la famiglia abbia trovato la forza di andare avantio dopo “la disgrazia”. “Così – ha detto – parliamo in famiglia di ciò che è accaduto ad Emanuela. Prima mio padre e poi, dopo la sua morte, mia madre ad io, abbiamo voluto portare in tutta Italia la testimonianza del suo sacrificio e di quello dei suoi colleghi, dei quali voglio ricordare i nomi. Ci ha sorretto una grande fede e anche la certezza che se tutti facciamo la nostra parte, il nostro dovere, se tutti rispettiamo le regole, la legge e viviamo nella legalità, riusciremo a costruire un’Italia migliore”.

Molte le domande rivolte dagli studenti delle 3 scuole – che al termine del percorso di incontri e convegni realizzeranno una mostra, un video e una performance teatrale sulla tematica – alla signora Loi e alla criminologa Flavia Fiumara sui temi della mafia, della legalità, sulla figura della giovane agente di PS.

“Ringraziamo la signora Loi e il marito per la loro presenza a Nettuno oggi – ha detto la dirigente scolastica dell’Istitituto, Antonella Mosca – le forze dell’ordine presenti, le amministrazioni comunali di Anzio e Nettuno perchè i giovani hanno bisogno di vedere che le istituzioni sono dalla loro parte, che gli adulti diano un senso al parlare di legalità. La legalità non ha bisogno di sacrifici, certo in casi eccezionali e situazioni gravi può essere necessario anche un gesto forte, ma di essere coltivata ogni giorno, nella quotidianità, rispettando le regole, la convivenza civile, accogliendo le diversità. Gesti semplici, che dovrebbero costituire la normalità per tutti”.

La Ds ha anche ricordato il grande impegno di tutti i docenti delle tre scuole sul tema della legalità e della formazione ed ha ringraziato i docenti e il personale Ata della “Loi” per il supporto dato alla buona riuscita della manifstazione.

Paola Fumi, presidente de “La Tamerice” e dell’ Anpi ha sottolineato come il Progetto voglia promuovere la cultura della legalità, soprattutto fra i giovani, per rendere migliore la società del futuro e per riallacciare anche i fili della memoria su tante vicende della storia italiana. “Chiediamo anche – ha aggiunto – ai Comuni di Anzio e Nettuno di intitolare una via a Peppino Impastato ed Emanuela Loi”.

Le assessore all’Istruzione del Comune di Nettuno, Alessandra Biondi e del Comune di Anzio, Laura Nolfi, hanno portato il loro saluto e quello delle amministrazioni comunali, assicurando il loro impegno per l’intitolazione delle vie.

Presenti anche la Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato Anzio Nettuno, Adele Picariello, il comandante della Compagnia dei Carabineri Anzio Nettuno, tenente Lorenzo Buschittari con il comandante della stazione CC di Nettuno, luogotenente Vito D’Angelis e loro collaboratori sia della PS e dei CC, rappresentanze della Polizia Municipale.

L’iniziativa è stata aperta dal Coro dell’Istituto “LOI’S VOICE”, diretto dal Maestro Vestri, integrato per l’occasione con alcuni studenti del Coro del Liceo “Innocenzo XII”, che ha presentato una canzone sulla libertà intitolata a Nelson Mandela, la canzone “Acqua o cemento” scritta dagli studenti della Loi per una concorso MIUR sulla legalità e l’inno della scuola, esibizione che ha riscosso un grande successo.

Poi è stato proiettato un video su Emanuela Loi, a cura dell’Associazione di Resistenza Culturale “Baraonda” con filmati dell’epoca forniti dalla famiglia, seguito dalla performance teatrale : lettura di testi tratti dal libro “Io, EMANUELA LOI “ di A.Strada, curata dal Centro Artistico Internazionale “Il Girasole”, che hanno dato grandi emozioni a tutti i presenti.

Infine è stata presentata una banconota realizzata da un gruppo di studenti della “Loi” per il concorso nazionale MIUR – Banca d’Italia “Inventiamo una banconota”. Il tema scelto è stato “Il mestiere dei giusti per un futuro senza mafie”. La banconota è stata dedicata ad Emanuela Loi.