“Non sembra vero professó, penso a quando discutevamo, a quando mi ha rimandato, al fatto che non ho mai preso una sufficienza o quando mi mandava a prendere un Kinder bueno perché tanto la lezione non la seguivo, però questi ricordi non verranno mai cancellati. Ciao prof, è stato un onore”. Lo scrive Francesco sulla bacheca di Ferdinando Mazza, dirigente scolastico di Anzio scomparso tragicamente ieri all’età di 52 anni, a seguito di una caduta dal tetto della sua abitazione di Latina. Una tragedia che oggi lascia spazio a decine di messaggi da parte dei suoi ex alunni, dei colleghi, di chi lo conosceva e lo ricorda come un maestro di vita.
“Non riesco ancora a crederci – scrive Serena – Per me lei sarà sempre lì, in quella classe seduto alla cattedra ad interrogarmi in fisica e a dirmi “ragiona!”.
“Quando mi sono diplomato – ricorda Graziano – l’unica frase che mi hai detto è stata ” Un dio esiste……ora ne ho le prove. Ti ricorderò per sempre Nando”.
Tra i tanti bellissimi ricordi anche quello di Walter: “Prof.. ma che hai combinato? Tu sei quello che mi ha presentato all’esame di stato con 3, che all’esame ha fatto di tutto per farmi promuovere, che mi ha aiutato ad affrontare le difficoltà, anche se non le capivo, o non le volevo capire. Mi hai insegnato tanto. Un abbraccio grande prof e soprattutto grande uomo”.
Ancora, Michela: “Grazie per le lezioni…soprattutto quelle di vita”.
E Mario: “Ciao Prof. Avrei voluto un giorno poterti venire a trovare, con la laurea in mano di ingegneria. Ti avrei ringraziato per l’enorme regalo di avermi trasmesso l’amore per la fisica. Non scorderò mai le tue lezioni. Grazie per tutto quello che mi hai lasciato: di umano e di scolastico. La mia laurea avrà una dedica speciale. Ricoprirai sempre un posto particolare nel mio cuore”.
Tra i messaggi addolorati degli studenti anche quello di Claudia: “Grazie per avermi trasmesso quanto è importante amare quello che si fa. Mancherai a tutti gli studenti che hanno avuto l’onore di averti come professore”. E Vania: “Ci hai sempre aiutato, e sei sempre stato dalla nostra parte. Sei e sarai un esempio di professore, quello che tutti, almeno una volta nella vita, vorrebbero avere”.
Francesco ricorda invece la sua ironia: “Quante risate gli farai fare lassù. Grazie Prof, sei stato un maestro di vita, una mente speciale”.
Tra tutti anche una collega, Arianna: “Caro prof, adesso potrà sembrare banale…mentre tu in classe ci dicevi di non prendere esempio da te, io sono diventata insegnante anche perché a 18 anni dicevo che sarei voluta diventare come te…e da quando faccio questo lavoro, il mio riferimento più grande sei tu. Senza dubbio sei fra quelli che più mi ha ispirato e ti ricorderò sempre come il più giusto fra i miei professori. Davvero, grazie per avermi lasciato il tuo grande esempio”.