Il chirurgo dell’Ospedale Riuniti Anzio -Nettuno, Rodolfo Turano, scrive una lettera aperta al Sindaco di Nettuno, Angelo Casto, criticandolo per una “presa di posizione intempestiva e poco informata sui problemi dell’ospedale. Per amor del vero, negli ultimi otto anni, chi ha mostrato sensibilità verso i problemi della sanità, è stato – scrive Turano – l’attuale Sindaco di Anzio e questo lo posso affermare senza tema di essere smentito”.
Ecco il testo della lettera aperta:
Caro Sindaco di Nettuno,
la sua presa di posizione, riguardo il polo ospedaliero Anzio-Nettuno e nello specifico l’osservatorio intercomunale, mi lascia con l’amaro in bocca. La sua presa di posizione è intempestiva, almeno per quanto riguarda quello che all’interno del polo ospedaliero si sta tentando di fare, per dare soluzione a problematiche vecchie e nuove, che si addensano sulla sanità ospedaliera e di cui lei, a quanto ne possa sapere io, è poco informato. Non so chi siano questi dipendenti, che hanno avuto il privilegio di parlare con lei, dei problemi del polo ospedaliero, ma sicuramente, lei ha avuto la possibilità di parlare, discutere ed analizzare le problematiche, con chi queste emergenze le vive e le cerca di risolvere quotidianamente, cioè il direttore sanitario ed i primari delle varie specialità presenti in ospedale.
Io mi chiedo e le chiedo, a chi giova presentarsi in ordine sparso ed isolati rispetto al problema sanità pubblica come abbiamo fatto fin ora? Non capendo che l’unione di intenti e l’identità delle richieste da parte di un territorio come Anzio e Nettuno è la chiave di volta per presentarci dinnanzi ai responsabili delle politiche sanitarie regionali.
Per amor del vero, negli ultimi otto anni, chi ha mostrato sensibilità verso i problemi della sanità, è stato l’attuale sindaco di Anzio e questo lo posso affermare senza tema di essere smentito.
Io non credo che innalzare muri possa fornire soluzioni a problemi cosi importanti che riguardano tutti noi a prescindere dal colore politico. A chi giova fare fughe in avanti? Non certamente ai cittadini di Anzio e Nettuno.
Io spero vivamente che questo sia l’anno zero della nostra sanità pubblica e quel percorso iniziato due mesi fa, possa proseguire dando quei frutti che tutti noi operatori sanitari attendiamo, cioè il rispetto della salute dei nostri concittadini.
Innalzare polemiche fra coloro che devono concorrere al bene comune, serve soltanto a mantenere quello stato quo che ci rende cittadini di serie B rispetto alla salute.
Caro Signor sindaco, lei deve chiamare tutti gli attori di questo problema, affinché si faccia immediata chiarezza e non ci sia sfiducia nelle relazioni tra le parti, perché il suo sfogo giornalistico, rimanga uno sfogo e non venga interpretato come un tentativo di fare campagna elettorale per il suo movimento, cosa di cui la sanità pubblica ospedaliera non ha proprio bisogno.
Rodolfo Turano