Anzio e Nettuno in prima linea, il prossimo 12 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere. Celebrata in tutto il mondo, in ricordo di Florence Nightingale, nata il 12 maggio 1820, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. Un evento, quello organizzato dall’Ipasvi, che porterà nelle piazze d’Italia migliaia di infermieri, mettendo in risalto il loro impegno in difesa della vita e del paziente. Una figura sempre a fianco del cittadino, il cui ruolo vantò una svolta epocale grazie alla britannica Nightingale (nata a Firenze), anche nota come “la signora con la lanterna”, la prima ad applicare il metodo scientifico alla scienza infermieristica attraverso l’utilizzo della statistica.
“Florence ha dato vita all’infermieristica moderna – racconta la dottoressa Liana Morandini, responsabile dell’ufficio Infermieristica negli ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno – Fino al 1800 il processo assistenziale era gestito quasi esclusivamente da religiosi. Fu lei a lanciare una nuova visione con basi scientifiche e statistiche. Fu lei a proporre l’organizzazione degli ospedali da campo e fu sempre lei, durante la guerra di Crimea, a scoprire che i soldati feriti erano mal curati e mal assistiti, nell’indifferenza delle autorità. Soltanto allora cambiarono le regole dell’assistenza. Sono state le inglesi a capire l’importanza della nutrizione, di un ambiente pulito e luminoso, per il malato, la presenza di acqua potabile, del sistema fognario, del rispetto delle ore di sonno, della cura psicologica del paziente. La Nightingale ha creato la prima scuola di infermieristica e una disciplina del sapere, rivoluzionando anche la sanità militare. Molti ospedali, soprattutto militari, vennero costruiti seguendo le sue indicazioni. Florence fece scuola anche in Canada, in Usa. In Italia siamo arrivati un po’ dopo ma oggi siamo uno dei paesi con i migliori infermieri nel mondo. Abbiamo il dottorato di ricerca, stiamo evolvendo. La medicina si sta telematizzando, servono competenze sempre più avanzate. L’infermieristica oggi si fa carico dell’assistenza fisica, morale, spirituale del paziente, avendo rispetto della multiculturalità. Gli infermieri difendono la vita. C’è il malato, oltre la malattia. E’ qui la differenza con il ruolo del dottore, che si sofferma sull’aspetto clinico della malattia. L’infermiere studia l’uomo nella malattia, il medico fa il contrario, studia la malattia nell’uomo. Alla splendida figura di Florence è dedicata la giornata internazionale degli infermieri alla quale parteciperanno anche Anzio, Nettuno, Frascati. La nostra, non dimentichiamolo, è la Asl più grande della Regione Lazio e il Riuniti è l’ospedale più grande del distretto Roma 6. Ogni giorno i nostri medici e il personale infermieristico fanno un grande lavoro per seguire ed assistere al meglio i malati”.
Dalle 10 alle 18 uno stand del Collegio Infermieristico sarà in piazza a Nettuno e ad Anzio – in concomitanza con l’evento in piazza del Popolo a Roma – con studenti del corso di Scienze Infermieristiche e infermieri che saranno vicini alla popolazione. In quell’occasione verrà misurata gratuitamente la pressione arteriosa ai cittadini e la glicemia.
“Bisogna lavorare sul territorio – conclude la dottoressa Morandini – fare educazione sanitaria. Gli ultimi rapporti parlano di un aumento preoccupante delle persone in sovrappeso, dei diabetici, delle malattie cardiovascolari. Lavorare sulla prevenzione è fondamentale”.