Non una polemica ma un grido d’aiuto. Comincia così, con una richiesta di aiuto, la lettera che l’associazione commercianti di Nettuno ha inviato al sindaco Angelo Casto in merito alla sicurezza in città, dopo i recenti episodi di cronaca. “Caro sindaco – si legge nel testo – Chi le scrive è la categoria dei commercianti di Nettuno, la nostra lettera non è una polemica ma un grido accorato di Aiuto! Non ci sentiamo più sicuri, appena si fa buio, i commercianti non stanno più tranquilli e ogni volta che abbassano le saracinesche dei propri negozi incrociano le dita sperando, il giorno seguente, di non trovare vetrine in frantumi, danni e furti all’interno delle proprie attività.
Questa è la situazione, oggi, della nostra città. E se non interveniamo subito, le criticità possono solo peggiorare. La cosa paradossale è che risultano più sicure le periferie e le frazioni del centro città.I controlli delle forze dell’ordine ci sono, ma non bastano. Serve un’azione mirata, calibrata, condivisa per arginare “criminali di bassa lega”, “disperati che tirano a campare, spesso ubriachi e molesti».
Quello che i Commercianti propongono al sindaco di Nettuno, è di istituire, con urgenza, un Tavolo Permanente sulla Sicurezza, invitando categorie economiche, forze dell’ordine e i rappresentanti della società civile a condividere soluzioni e proposte concrete per arginare un fenomeno che rischia di degenerare. La sicurezza non può essere demandata solo alle forze dell’ordine che pure stanno facendo un ottimo lavoro con i mezzi che hanno a disposizione, e non può essere demandata solo all’installazione di telecamere. Pur nel considerare zone a rischio più di altre vedi Borgo, atti di vandalismo e altro, vedi furto presso Nara camicie in pieno centro di Nettuno, le forze dell’ordine hanno mani legate: con prove di immagini di tele sorveglianza non si riesce ad incastrarli, li prendono la mattina e il pomeriggio sono costretti a lasciarli liberi. Stiamo assistendo a un dilagare di fenomeni in tutto il centro. Dobbiamo intervenire subito se vogliamo il bene di Nettuno. Sperando che prendiate in seria considerazione questa lettera, non ci resta che augurarvi buon lavoro . I commercianti di Nettuno”.