Ritornando indietro nel tempo in quel maledetto settembre del 1943 e partendo da fatti realmente accaduti, ad Anzio il 16 giugno si celebrerà una giornata della “memoria storica” con l’allestimento di una mostra museale grazie ai reperti della “Divisione Acqui” e di altro materiale trovato direttamente sull’isola di Cefalonia, proveniente dalle sale storiche della “Caserma Pasquali” de l’Aquila. L’evento, con invito aperto al pubblico, si svolgerà oggi, 16 giugno, ore 17,30 al Museo dello Sbarco di Anzio in via di Villa Adele n.2.
“Con l’occasione – dice il Presidente del Museo dello Sbarco di Anzio, Patrizio Colantuono – sarà presentato il nuovo romanzo storico di Vincenzo Di Michele “Cefalonia, Io e la mia storia” (editore il Cerchio). Si tornerà indietro nel tempo, in quel maledetto settembre del 1943 e si ripercorreranno alcune fasi salienti: da quella pacifica, con la canzone “Mamma” – che i greci avevano scambiato per l’inno italiano – alle divise e agli armamenti dell’epoca, che saranno messi in esposizione, fino al racconto cruento della strage dove i tedeschi falciarono a colpi di fucile i soldati italiani che si erano arresi”.
Commenta l’autore del libro, Vincenzo Di Michele, che il 16 giugno presenterà ad Anzio la sua pubblicazione: “È una storia vissuta in prima persona, a cominciare dal processo di Alfred Stork, il caporale nazista condannato all’ergastolo per i crimini di Cefalonia, fino all’arringa dell’avv. Marco Zaccaria. Partendo da fatti realmente accaduti, e con nuove testimonianze tra cui reduci e familiari – continua Di Michele – ho ripercorso gli avvenimenti di quei giorni e ho espresso la mia versione su quello che per anni non è mai stato detto intorno all’eccidio di Cefalonia. Deve venire alla luce una scomoda verità che nei fatti consentì a quei pochi sovversivi di prevalere sulla massa dei deboli. Tra i personaggi menzionati nel libro – conclude Di Michele ripensando a quei momenti così violenti – non ho potuto fare a meno di ricordare la mia maestra, suor Maria Laura Mainetti, la suora di Chiavenna di cui è in corso il processo di beatificazione”.
In una giornata ricca di appuntamenti con storici e cultori in materia i visitatori potranno anche ammirare i reperti esposti al Museo di Anzio tra Bandiere, raccolte di stampe d’epoca e motoveicoli.
Molti reperti provengono direttamente dai fondali del mare di Anzio, dove, a varie profondità, aerei, navi da guerra e da carico, mezzi da sbarco giacciono spesso con l’equipaggio, come gli incrociatori britannici “Janus” e “Spartan” e la nave ospedale “St. David”.