Un vecchio portone, un lucchetto arrugginito e mezzo rotto,due secchi davanti all’ingresso, per evitare che i senzatetto entrino a dormire in quel posto abbandonato. Accade in via dello Steccato a Nettuno, ai piani alti della città medioevale, dove in un vecchio locale disabitato, si nasconde lo scempio. I residenti ci contattano, dicendo “Guardate con i vostri occhi. Non sappiamo più a chi rivolgerci”. Già, perché fino ad oggi gli unici ad essere stati chiamati sono gli agenti della municipale che hanno detto di non poter intervenire. Quel vecchio locale, un grosso stanzone, porta a porta con altri appartamenti del borgo, è proprietà di un privato. Dal comune, dopo il sopralluogo, hanno spiegato di non poter intervenire, nonostante lì dentro giacciano montagne di rifiuti, abbandonati da chissà chi, da chissà quanto. Immondizia di ogni tipo, calcinacci, umido, indifferenziato, centinaia di buste della spesa ammucchiate una sopra l’altra. Da quello stanzone esce un tanfo pazzesco. L’odore nauseabondo arriva in strada, nelle case della gente. Da lì escono quotidianamente topi ed altro, come spiegano esasperati i residenti. Il lucchetto mezzo rotto si apre con facilita, chiunque può entrare. Quello che vediamo fa accapponare la pelle. “Fino a poco tempo fa in mezzo a quel cumulo di rifiuti ci venivano perfino a dormire dei barboni – racconta un residente – Abbiamo messo due secchioni davanti al portone e da allora non entra più nessuno. Ma la puzza è intollerabile, i topi vanno a spasso. I vigili non possono intervenire ma qui c’è un problema di salute pubblica. Siamo riusciti a risalire al nome del proprietario del locale, ma non sappiamo chi sia. Ci hanno detto di risalire al proprietario ma io sono anziana – racconta una signora – e da sola non so che fare, non ce la faccio. Qui al borgo siamo abbandonati, questa è la terra di nessuno. Gli spazzini non passano più, via dello Steccato ce la dobbiamo pulire da soli. La sera alle 20 siamo costretti a chiudere i cancelli, perché i ragazzi che entravano distruggevano tutto e non ci facevano vivere. Alcuni arrivano lo stesso, attraverso il locale a due piani che ha l’ingresso su via del Baluardo. Arrivano ubriachi, a volte urinano sul muretto, buttano rifiuti a terra. Ma almeno entro le due vanno via”. “La situazione è invivibile – dice un’altra ragazza – la scorsa notte tre scozzesi giravano alle tre di notte e davano calci ai portoni. Mi sono svegliata di soprassalto e non ho più ripreso sonno. Per non parlare di un signore, credo abbia problemi mentali, che gira per il borgo e ruba i panni stesi. Qui siamo abbandonati. La vigilanza privata non ha risolto nulla. Serve la polizia, non vediamo altra via d’uscita, per poter vivere in pace”.