Rifiuti, i Comitati a piazza Lavinia per la prima giornata di protesta

lavinia1Riceviamo e pubblichiamo

C’è un momento in cui i normali strumenti di comunicazione fra i cittadini e l’Amministrazione locale devono valicare il limite dei contatti formali e ciò avviene quando tali contatti diventano inutili, le segnalazioni ignorate e le telefonate tempo perso. Quando cioè chi è pagato o designato ad esercitare un servizio civile per la gente scambia questa missione sociale per sottopotere politico o quando, ancora peggio, continua ad esercitare una funzione politica o amministrativa anche se non è capace di farlo. “Fuori gli incapaci dal comune di Anzio” ed “insieme fuori dai partiti” solo due fra gli slogans che il Comitato per Lavinio, insieme a Legambiente, al Comitato Cittadini Sacida, all’Intesa dei Cittadini di Lido delle Sirene e Cincinnato, al Gruppo Lavinio NO-Biogas ed all’associazione socio culturale Atena hanno adottato per la prima giornata di protesta contro la situazione ormai non più tollerabile dei rifiuti nelle nostre periferie e del problema gravissimo che incombe sulla zona di Lavinio-Padiglione-Sacida e cioè la realizzazione di due centrali per la produzione di bio-metano da materiali organici ed un deposito di rifiuti. Dalle ore 9.00 in piazza Lavinia i gruppi hanno dato inizio ad una campagna di contatti con la gente che continuerà in altre zone della città nel corso dell’estate. Centinaia di persone si sono intrattenute a parlare con i volontari dei comitati, a chiedere informazioni e sfogare, nella quasi totalità, una rabbia repressa. La gente ha dato chiaramente il segno di non voler tollerare oltre una situazione di disagio e di degrado e vuole soluzioni oggi, non domani mattina. La gente non accetta più che costose ed inutili bonifiche rimuovano i rifiuti dalle strade perché i cittadini vogliono che i rifiuti vengano prelevati presso gli utenti; i cittadini e la normativa richiedono che si faccia la raccolta differenziata e non si continui con un servizio approssimativo ed disorganizzato che si traduce nella situazione verificabile nelle strade ed in uno sperpero di danaro pubblico. La gente vuole capire se quanto sta avvenendo identifica un danno erariale e, nel caso ciò si verifichi, vogliono che chi lo causa ne paghi le conseguenze. Anzio è una ridente cittadina del litorale laziale abitata da cittadini comuni e non da trogloditi: se altri comuni simili ad Anzio offrono un servizio efficiente agli abitanti vuol dire che questo è possibile e se non viene prestato ad Anzio, se ne traggano le conseguenze e si provveda con la massima urgenza. Un gruppo di lavoro interassociativo, nel frattempo, è stato costituito con l’aiuto di esperti del settore e legali per approfondire questo aspetto. I risultati di questo lavoro verranno posti a conoscenza dei cittadini. Questa prima manifestazione, che ha visto la presenza di rappresentanti illustri della nostra zona e di persone comuni che questa zona amano ed in cui vivono da decenni, ha permesso anche di raccogliere moltissime firme sotto petizioni rivolte al Sindaco di Anzio, per il problema dei rifiuti, ed alla Magistratura per l’azione relativa alla realizzazione di impianti di trattamento e di produzione di gas.
Sergio Franchi