Riceviamo e pubblichiamo
Al Sindaco di Anzio via pec.
Oggetto: Continua la protesta
“Signor Sindaco,
continua la campagna di incontri con la gente che alcune associazioni e comitati stanno portando avanti. Continuano gli scambi di opinione con i cittadini che, non so se Lei ne sia a conoscenza, sono realmente esasperati da una situazione intollerabile che si riscontra nelle strade comunali con particolare riferimento ai quartieri come Lavinio, Lido dei Pini, Sacida, Cincinnato, Colonia e Lido delle Sirene. La gente è anche amareggiata per la nube che si addensa sulla zona di Sacida-Padiglioni per i temuti impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti. Stiamo incontrando centinaia di persone di ogni ceto sociale e la rabbia è comune a tutti. Continuano ad arrivarci, come certamente arriveranno anche agli uffici competenti, segnalazioni di prelievi di rifiuti promessi e non effettuati o prestati quando non più necessari; di zone in cui il ritiro giornaliero programmato non viene effettuato; di non accettazione da parte dei punti di raccolta di rifiuti indifferenziati o di parziale non accettazione di rifiuti verdi; di chiusura dei punti di raccolta quando i proprietari di seconde case rientrano in città; di mescolamenti di rifiuti provenienti da mastelli differenziati come ebbi occasione di segnalarLe con una Pec dell’ottobre 2016 e la mancata ordinanza, che se ben ricordo Lei promise di emanare, per ridurre la quantità eccessiva di pubblicità inserita nelle cassette di coloro che non la vogliono o che sono assenti, pubblicità che finisce sempre in strada dove resta a lungo, ecc. In particolare la raccolta del verde su richiesta avviene, quando avviene, anche dopo 40 giorni, rendendo il servizio del tutto inutile per tutti gli utenti ma in modo particolare per coloro che ad Anzio trascorrono due settimane l’anno in estate o che vengono ad Anzio a trascorrere qualche week end. Il rifiuto da parte dei responsabili del servizio di considerare la raccolta del verde come frazione differenziata, che ridurrebbe almeno del 50% i rifiuti in strada, continua a non essere effettuata. I responsabili del servizio continuano, per ragioni non comprese, a rifiutare una modalità che viene con successo attuata in tutti i centri abitati in cui la raccolta differenziata avviene in modo più efficace che ad Anzio (incluso Nettuno). Le compostiere disponibili da anni non vengono distribuite e la pulizia stradale prevista avviene solo in alcune zone della città. Tutte queste a tante altre anomalie del sistema costituiscono una miscela il cui cattivo odore si può riscontrare nelle strade di Anzio e determinano un forte danno alla finanza comune che i cittadini, quelli che lo fanno, alimentano con tariffe sempre crescenti. Tutte queste anomalie, inclusa quella dell’inefficace controllo alla fonte, costituiscono una ragione determinante dei rifiuti abbandonanti nelle strade in quantità industriale e del conseguente danno economico imposto ai cittadini per effettuare in modo disordinato costose bonifiche stradali aggiuntive, nel tentativo di dare al territorio una parvenza di normalità. Il recente aumento di bilancio di 500.000 Euro autorizzato dal Consiglio Comunale ne è un esempio evidente. Vada in giro per i quartieri e si renda personalmente conto se almeno questo stia avvenendo. Questo tentativo, finanziato con risorse aggiuntive e con personale appositamente assunto, non è altro che la conferma del fallimento del servizio della raccolta differenziata dei rifiuti soldi urbani: perché i rifiuti si prelevano sempre presso l’utenza e non in strada. Un fallimento che è scritto sulla strade di Anzio ed a cui l’organizzazione preposta non ha dato alcun segno tangibile di voler far fronte in modo efficace. Un fallimento, anche perché il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani ha buone possibilità di essere efficace solo se l’utenza è coinvolta e partecipe e, mi creda, le tante persone incontrate non sono affatto partecipi ne, tanto meno, coinvolte.
La nostra campagna che, come Lei sa, è fuori da ogni gioco di parte, continuerà anche al fine di contribuire alla comprensione del problema dei rifiuti e di quello degli impianti di trattamento da parte della gente di Anzio”.
Saluti Cordiali.
Dr. Sergio Franchi