Grande successo per la proiezione del cortometraggio L’appello, dedicato ai 25 anni delle stragi di mafia. Il Direttore Giorgio Gosetti ha ospitato alle Giornate degli Autori il regista del corto, Valerio Cicco, l’attrice protagonista Federica Marchettini, l’Assessore alla Cultura del Comune di Anzio Laura Nolfi e la docente Roberta Bianchi. Il corto è stato girato con i ragazzi della classe IV A del Plesso 3 G. Rodari di Anzio. Il Presidente del Senato Grasso ha inviato una mail per dare il suo supporto all’iniziativa e per promuovere initiative di questo genere che assecondino la cultura della legalità, specie nelle scuole dove i ragazzi mostrano grande sensibilità su tematiche di questo tipo. Anche Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni, ha inviato i suoi saluti in una mail ringraziando per il bel lavoro che è stato fatto, molto commovente e toccante, ma soprattutto di grande valore per la memoria delle vittime delle stragi. Molto emozionante il video che è stato inviato da Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo, nel quale esprime il duo sdegno per chi ha smesso di cercare la verità invece di porte fine a una vicenda che da 25 anni, purtroppo, non ha ancora un colpevole. Il Direttore Gosetti ha deciso di chiudere le attività delle Giornate, dope la premiazione di domani sera 8 settembre, proiettando nuovamente il cortometraggio L’appello. Una grande soddisfazione per il regista e per tutti coloro che hanno contribuito a rendere L’appello un piccolo grande successo ma soprattutto un impoortante contributo alla memoria del Paese e delle vittime della mafia.
L’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Laura Nolfi: “Un applauso ai piccoli alunni, consapevoli dell’importanza del loro lavoro, grazie al dirigente scolastico, Maria Teresa D’Orso ed all’Insegnante, Roberta Bianchi, per questo progetto che si sposa con quello dell’Amministrazione rivolto a mantenere viva la memoria nelle giovani generazioni. Dopo aver intitolato quattro plessi scolarici a Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa e Don Puglisi, attendiamo delle risposte per intitolare al giornalista Peppino Impastato ed alla prima “donna scorta”, uccisa dalla mafia, Emanuela Loi, altri due importanti siti del nostro territorio”.