“In estate si imparano le stem”: è la risposta didattica dell’Istituto Comprensivo Anzio 3 alle esigenze innovative e a quelle formative richieste dalle nuove generazioni che prevede l’utilizzo di metodologie e organizzazione idonee a consentire il coinvolgimento diretto di tutti gli alunni in una prospettiva inclusiva.
Per l’I.C. di Anzio III è un vanto essere entrato a far parte dei 209 istituti scolastici italiani finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità che, in collaborazione con il MIUR, ha accolto favorevolmente l’iniziativa progettuale nella quale, in perfetta linea con le azioni del PNSD della scuola, si realizzerà un laboratorio dedicato ad una platea di giovani a maggioranza femminile, anche “nel tentativo di ridurre il gender gap”.
In tale progetto pilota si affronteranno semplici problemi secondo la modalità del computational thinking, “quali l’astrazione, la scomposizione del problema, l’organizzazione della soluzione mediante una serie di passi successivi(pensiero algoritmico), la generalizzazione”, al fine di orientarsi in modo nuovo verso le scienze, matematica, tecnologia, robotica, creatività , promuovere il superamento dei pregiudizi di genere e acquisire così capacità e competenze riconosciute come le Skills del XXI secolo.
Grazie a questo percorso 24 alunne e 16 alunni di età compresa tra gli otto e i tredici anni avranno la possibilità di effettuare un percorso (nel periodo settembre 2017/gennaio 2018) che, nel pieno rispetto delle fasce d’età specifiche e in una dimensione ludica, permetterà loro di costruire e misurarsi con nuove sfide creative, esercitare il proprio senso critico, elaborare strategie comunicative ed organizzative con la tensione verso l’acquisizione di competenze spendibili in qualsiasi ambito.
Il programma dei Campi estivi STEM prevede dieci incontri annuali con lezioni svolte in orario extrascolastico condotte con metodi innovativi cioè quaranta ore di attività durante le quali gli studenti e le studentesse assumeranno un ruolo attivo dapprima agendo in modo tecnico – scientifico, indagando, esaminando ed analizzando ambienti che nascondono difficoltà da semplici a complesse, in seguito impegnandosi nel trovare soluzioni sistematiche e creative sia divergenti che convergenti, per programmare, realizzare manufatti e costruire robot mobili su ruote o braccia articolate o prototipi interattivi anche attraverso l’uso di Kit didattici specifici (Kit lego Mindstorms/WeDo) e supporti multimediali controllati mediante programmi da Pc o cellulare ( Scratch e AppInventor).
Le attività progettuali saranno sviluppate in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica, Dipartimento di Informatica dell’Università La Sapienza di Roma che vanta un’esperienza pluriennale in progettazione innovative, erogazione corsi e attività laboratoriali sull’ informatica e la realizzazione di applicazioni mobili la quale riserverà un’area divulgativa del materiale prodotto di cui si potrà fruire di anno in anno e di scuola in scuola. Partnership del progetto sono sei docenti universitari e due dottorandi e borsisti del medesimo Dipartimento che fungeranno da Tutor degli alunni coinvolti.
Dieci docenti dell’Istituto prenderanno parte con i ragazzi alla sperimentazione con l’obiettivo di replicare le attività, assumendo il ruolo di facilitatori del percorso ponendo attenzione più sui processi attivati che al prodotto finale.E’ prevista anche la partecipazione dei genitori e di alti docenti dell’Istituto.
Alla fine del percorso ci sarà una giornata di presentazione delle attività svolte alla quale saranno invitati i genitori degli alunni, i rappresentanti di altre scuola, del Comune, del DPO e del MIUR.
Sul sito della scuola www.icanzio.it, nell’area dedicata, potrete seguire lo sviluppo delle attività, avere notizie relative alle iniziative in corso di svolgimento durante tutto l’anno scolastico.