In questi ultimi giorni segnali dal mondo ne abbiamo ricevuti come sempre moltissimi. Note spiacevoli ci arrivano purtroppo dalla California, dove il governatore ha dichiarato lo stato d’emergenza a causa degli incendi che stanno provocando morti e feriti (oltreché numerosi dispersi) e danni enormi al territorio (molte le infrastrutture danneggiate, ma anche gli edifici e le aziende vinicole (oltre 40 mila ettari di vigneti andati distrutti in un’area in cui si produce una buona parte del vino californiano). Dal punto di vista delle calamità naturali c’è da dire che negli ultimi mesi l’America non è stata risparmiata.
Una melodia tristissima suona anche dalla Namibia, dove la settimana scorsa sono morti oltre 100 esemplari di ippopotami, molto probabilmente a causa di un’epidemia di antrace. Le morti di questi animali si sommano agli esemplari uccisi dai bracconieri, che pare abbiano ormai preso di mira questi pachidermi per l’avorio dei loro denti. Perché ho scelto di citare questa notizia? Perché ogni tanto penso sia utile ricordare che non siamo soli su questo pianeta.
Ultime note, ma in questo caso più piacevoli, per Kazuo Ishiguro, scrittore di origine giapponese (anche se fin da bambino ha vissuto in Gran Bretagna) autore del celebre romanzo “Quel che resta del giorno”, con cui vinse il Broker Prize nel 1989 e di cui molti avranno visto la trasposizione cinematografica interpretata da Anthony Hopkins. A Kazuo Ishiguro va il premio Nobel per la letteratura 2017.