LUNEDÌ 11 DICEMBRE si chiude la prima parte della 27^ Edizione della Rassegna cinematografica “INVITO AL CINEMA” con un Evento Straordinario. Insieme al Film in programma, “L’ora legale”, del duo di Attori comici (qui anche nel ruolo di Registi) Ficarra & Picone, il Cineclub “La Dolce Vita” vuole onorare un anno di Riconoscimenti e Premi meritati dal Cortometraggio L’APPELLO, nato dall’incontro fortunato tra il Regista Valerio Cicco e la classe 4a dell’Istituto comprensivo “Gianni Rodari”, Anzio 3. Grazie alla maestra Roberta Bianchi e alla dirigente dell’Istituto Maria Teresa D’Orso, che hanno raccontato al Regista Valerio Cicco il percorso sulla Legalità che la Scuola stava intraprendendo con la Fondazione Falcone, il cortometraggio ha visto la luce. L’APPELLO è dedicato alla memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla Mafia 25 anni fa ma indimenticabili nel ricordo di tutti. Anche il Film “L’ora legale” è incentrato sul tema della Legalità e pone agli Spettatori una domanda importante: “Che Paese vogliamo essere? Siamo davvero pronti per un mondo dove le regole vengono rispettate da tutti, noi compresi?” Per citare una battuta del film: “L’Italia, l’onestà, se la può permettere …?” Quella Legalità invocata con forza da tutti (o quasi), quando viene messa in pratica induce a ripensamenti coloro che per primi se ne erano fatti promotori e garanti. L’entusiasmo per il nuovo corso si smorza in fretta: appena qualcuno si mostra deciso a far rispettare le regole – dalla raccolta differenziata ai parcheggi abusivi, dai furbetti del cartellino alla chiusura di una fabbrica inquinante – i cittadini iniziano a rimpiangere l’anarchia precedente. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, uno dei passaggi più citati e noti de “Il Gattopardo”, il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, sembra calzare a pennello all’Italia di oggi, ostaggio di se stessa perché divisa tra la costante invocazione al cambiamento e la sua immobilità. L’affresco di un Paese che non può permettersi l’onestà non può che essere tragico e spaventoso. Paolo Borsellino diceva che la rivoluzione inizia nelle urne. E non diceva “inizia” a caso. Quello è solo il primo tempo ma per vincere la partita non devi mai abbassare la guardia. A questa domanda di Legalità prova a dare una risposta il Cortometraggio L’APPELLO del Regista Valerio Cicco, che ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e, nel 2009, ha aperto una propria Agenzia di comunicazione e produzioni video ad Anzio. Le sensazioni suscitate dal Suo splendido cortometraggio le ha descritte benissimo la lettera che il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, ha scritto al Regista: “… non è facile dare un senso – in soli sei minuti – ai venticinque anni trascorsi dal 1992, quando i giorni drammatici di Capaci e Via D’Amelio segnarono per sempre la storia del nostro Paese. Ci siete riusciti con la naturalezza e la delicatezza propria dei bambini, capaci di cose che gli adulti a volte non possono neanche immaginare. Insieme alle alunne e gli alunni della 4a dell’Istituto Comprensivo Anzio III, plesso G. Rodari, avete rappresentato le molteplici prospettive con le quali si deve guardare la vita e la straordinaria eredità di grandi uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: il valore della memoria come fondamento di un popolo, la centralità della Scuola nella sua missione educativa e civica, il fatto che da noi – tutti noi, soprattutto nelle piccole cose – dipende la vittoria della cultura della Legalità su quella di cosa nostra. Nessuno dei piccoli protagonisti era nato allora eppure, nel sorriso che chiude il cortometraggio, c’è la più significativa e duratura vittoria di Falcone, Borsellino e di tutti gli uomini e le donne che hanno perso la vita combattendo la criminalità organizzata: il loro esempio, il loro sacrificio, le loro storie non sono perdute, resistono al tempo e rinvigoriscono nell’impegno delle nuove generazioni. La lotta alle mafie necessita ogni giorno di cultura civica, impegno diffuso, passione, coraggio. Raccontarlo, in maniera così efficace e semplice, è molto utile: oltre ad averci regalato una bellissima emozione, rafforzate la speranza e la consapevolezza che, prima o poi, la mafia avrà una fine. Meritate tutto il successo che avete avuto fino ad ora..”. E di Riconoscimenti L’APPELLO ne ha avuti moltissimi: il cortometraggio (6 minuti) ha vinto il 1° premio al Giffoni Film Festival, nella categoria Audience Award; è stato presentato alle Giornate degli Autori della 74^ Mostra internazionale del Cinema di Venezia 2017; ha avuto un Premio speciale al Montecatini Short Film Festival; è stato selezionato per rappresentare l’Italia all’International Road Show, una manifestazione per la promozione di film e cortometraggi italiani all’estero. Alle ore 20,00 di Lunedì 11 Dicembre il Cineclub “La Dolce Vita” incontra il Regista Valerio Cicco, il Dirigente Scolastico e alcuni Ragazzi della Classe 4a dell’Istituto Comprensivo Gianni Rodari di Anzio, prima della Proiezione de “L’APPELLO”, finalmente su uno schermo cinematografico, al Cinema Moderno multisala di Anzio.
a cura del cineclub “La Dolce Vita”