di Menuccia Nardi
Negli ultimi 15 giorni si sono verificati incidenti di varia natura in giro per il mondo. In primis è affondata la petroliera iraniana che lo scorso 6 gennaio si è scontrata contro un mercantile nel mar Cinese orientale e ha preso fuoco. Le conseguenze dell’evento sono drammatiche, soprattutto in termini di vite umane: purtroppo l’intero equipaggio della petroliera (32 persone) ha perso la vita e a ciò si aggiunge la preoccupazione per gli effetti sull’ambiente che potrebbero derivare dal tragico evento. Pare infatti che sia molto estesa la chiazza di petrolio fuoriuscito dalla nave e riversatosi in mare. Gli esperti ne stanno valutando le possibili conseguenze.
Suonano decisamente male anche le note che arrivano dalla Colombia, dove nei giorni scorsi è crollato un ponte in costruzione in una località a circa 95 Km da Bogotà. Sulla struttura stavano lavorando degli operai. In 10 hanno perso la vita. Si stima che siano caduti da un’altezza di circa 280 m.
Suona un po’ meglio – quantomeno per il lieto fine – la notizia di un incidente avvenuto in Turchia: tanto spavento ma nessuna vittima per il fuori pista di un aereo passeggeri avvenuto nell’aeroporto di Trebisonda, sul mar Nero. L’atterraggio del velivolo (proveniente da Ankara) è avvenuto sulla scogliera e a pochi metri dal mare: fortunatamente tutti illesi, passeggeri ed equipaggio.