Al convegno organizzato dalla Flai Cgil parteciperanno gli attori della filiera: i pescatori, le aziende del settore, le imprese e le cooperative ma anche i sindaci
Quale futuro attende la professione del pescatore? Perché la sicurezza di questi lavoratori non è presa in considerazione come invece avviene per molti altri impieghi? E perché le malattie tipiche di chi si dedica per tutta la vita a questa attività non vengono tabellate dall’Inps? Sono alcuni degli argomenti che saranno discussi durante la tavola rotonda organizzata dalla Flai Cgil che si terrà domani venerdì 9 febbraio presso la sala conferenze del sindacato in via Cerveteri a Latina a partire dalle ore 17. Al dibattito sono stati invitati tutti gli operatori della filiera: i pescatori, le aziende del settore, le imprese e le cooperative ma anche i sindaci, i più importanti politici locali e una rappresentanza della Capitaneria di Porto. Durante l’incontro si farà il punto della situazione sul testo di legge che riordina il mondo professionale della pesca ma che lascia insolute ancora moltissime problematiche. «Come sindacato – spiega Eugenio Siracusa, responsabile regionale del centro territoriale della pesca Flai Cgil – sono anni che ci battiamo per vedere riconosciuti alcuni diritti già in essere in quasi tutti i settori. Senza un vero sostegno da parte del Governo la professione del pescatore rischia di scomparire». Da qui la decisione di lanciare l’iniziativa nazionale “Che pesci prendere” che, con un gioco di parole, ricorda quanto le politiche di rilancio di un’attività strategica per l’economia italiana sia ancora in alto mare. «Non chiediamo assistenza – prosegue Siracusa – ma strumenti veri per gestire il settore». Durante l’iniziativa ai pescatori presenti saranno inoltre distribuiti dei guanti appositamente pensati per questo tipo di lavoro progettati e realizzati a seguito di uno studio dalla Flai Cgil.