La scorsa settimana ho visto disputare una delle partite di dama più umilianti che io abbia mai visto. Il vincitore è riuscito a mandare a dama nove delle dodici pedine iniziali, perdendone solo tre. Un numero così alto di dame non lo avevo mai visto. E la sfida è terminata con sette delle dame del vincitore ancora in piedi. Per non parlare delle “mosse” con le quali lo sconfitto è stato oltraggiato: per un errore strategico l’ho visto perdere tre dame in un colpo solo, ad esempio. Tutto questo in un disco-pub, di venerdì sera.
L’altro giorno invece mi trovavo a casa, seduto in un angolo del divano, a studiare storia. L’impero stava vivendo momenti difficilissimi, prima dilaniato da rivolte popolari e poi invaso da una potente tribù confinante. Allora si narra che l’eunuco più popolare della corte si fece nominare capo dell’esercito imperiale per dimostrare la sua forza e le sue doti. «Le operazioni…» continuava il libro «…furono condotte con tale incompetenza che l’esercito fu travolto e l’imperatore fu fatto prigioniero». La mia mente allora è balzata all’indietro, alla partita di dama. Possibile che le battaglie militari fossero state gestite con la stessa “incompetenza” con la quale era stata affrontata la sfida del gioco da tavolo? Si trattava di due contesti completamente differenti ma il paragone rendeva, ed immaginando tutto ciò mi è venuto da ridere.
Ditemi, a voi non è mai capitato nulla di simile? Qualcosa di ordinario, di semplice, che però ha scatenato in voi reazioni e riflessioni più grandi di quanto poteste immaginare. Da un granellino di sabbia, il cosmo. Quotidianità: è proprio di questo che parleremo in questa rubrica. Di come i più piccoli gesti della nostra vita giornaliera, anche gli eventi più banali, i dettagli più futili, possano generare o essere lo spunto per accorgimenti e riflessioni molto più grandi. Tutti noi osserviamo le stesse cose, ma non tutti gli occhi vedono allo stesso modo. Così come le nostre menti reagiscono in modo diverso all’esperienza che ci circonda. Ed allora perché non provare a mettere insieme tutti questi piccoli frammenti di noi? Per vedere quanto simili o quanto diversi siamo, per scoprire quanto interessanti possano essere interpretazioni opposte.
“Daily Life” è qualcosa che possiamo semplicemente tradurre con “Vita Quotidiana”. Ma non è solo questo, racchiude dentro di se un concetto più ampio. Esprime la ripetitività, un riproporsi di eventi e di azioni che conosciamo già, giorno dopo giorno, che sono sempre uguali, e che in un certo senso ci inibiscono. È un termine che oggigiorno è usato molto spesso con una connotazione negativa. Ma noi nel nostro percorso dimostreremo che c’è ben altro rispetto a questo, che la nostra Daily Life è ricca di elementi e che si tratta di un mondo sempre nuovo, da scoprire ogni volta.
Per questo motivo vi distribuisco le penne, vi ricordo di timbrare i biglietti, e di allacciare le cinture: siamo in partenza!
di Alessandro Manna
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