‘Boho chic’. Uno dei trend più amati degli ultimi 10 anni

di Alessia Sciamanna

Quante volte avete sentito questa espressione? Penso più spesso di quanto avrebbe pensato la sua indiscussa icona intorno al 2004 o giù di lì quando iniziò a girare per Londra con outfit ottenuti mixando elementi di altri stili in maniera oltre che inconsueta del tutto inedita. Stiamo parlando di Sienna Miller, anche se la leggenda metropolitana vuole che la prima antesignana  del genere fosse, che novità, Kate Moss.

Ma non voglio annoiarvi con i dettagli sull’attribuzione dell’etichetta lessicale. Anzi, a dire il vero, le etichette in generale le amo davvero poco perché tendono a delimitare  la realtà circostante entro margini facilmente individuabili e per questo rassicuranti. La realtà invece è spesso più varia di quanto la fantasia più ardita potrebbe osare immaginare e soprattutto è così mutevole da rendere queste definizioni rapidamente obsolete. Tanto più nel fashion system dove le stagioni durano quanto un battito di ciglia e i trend si susseguono senza posa.  Qualche volta pero qualcosa è così cool da imporsi prepotentemente stagione dopo stagione. Ecco, è proprio il caso dello stile boho chic!

Qualcuno nel 2006 ha scritto, purtroppo nel web che ha buona memoria, ‘Boho chic may be hot now, but it’ll be dead by 2007’. Ebbene, si sbagliava di grosso perché pur con le inevitabili rivisitazioni, il trend gode di ottima salute e anzi è più vitale che mai.

Ma in sostanza di cosa stiamo parlando? Boho viene da bohemian ed ecco affiorare alla memoria camicie di pizzo candide con scolli e nappe, gilet slacciati, stile informale e soprattutto una certa noncuranza delle convenzioni degna delle biografie dei più grandi artisti, geni spesso dannati. Non me ne voglia chi ha conoscenze approfondite sul movimento artistico-letterario. Qui parliamo di mood, di suggestioni, cioè della sensazione che nell’immaginario comune il termine evoca.

E poi c’è  chic perché se all’inizio la scelta era nel filone radical e tendeva al finto povero, oggi, grazie anche alla splendida chiave di lettura che ne ha dato tra gli altri Roberto Cavalli nelle collezioni degli ultimi anni, è diventato uno stile raffinato, ricercato e molto lussuoso.

Da il meglio di sé nella bella stagione, quando la temperatura consente di uscire coperte di frange, pizzi, chiffon e trasparenze senza rischiare una polmonite e questo spiega perché questo stile faccia molti proseliti nelle zone dove è praticamente sempre primavera, come a Los Angeles. Qui vive e lavora infatti la portabandiera della versione più elegante del trend, la famosa stylist di celebrities Rachel Zoe, che facendo il salto da stylist a designer ha di recente lanciato un suo brand votato allo stile boho chic o neo hippie, se preferite.

Perché l’altra forte influenza che si può rintracciare nel genere è quella che dagli anni settanta ha portato fino a noi i pantaloni e jeans palazzo, boot cut (cioè leggermente svasati al fondo) o più marcatamente ‘a zampa di elefante’ da indossare con zeppe vertiginose preferibilmente in legno e poncho oversize tipici dello stile hippie.

Se poi avrete il coraggio di poggiare una corona di fiori sulla lunga chioma sciolta e ondulata con riga centrale, sarete praticamente perfette, anche per un matrimonio en plein air specialmente se sceglieste  un pizzo bianco vintage, ma di questo parleremo un’altra volta.

Mary Kate e Ashley Olsen, le gemelle della serie Disney, e Nicole Richie, figlia del grande Lionel, completano la lista delle insigni rappresentanti del movimento specie quando indossano splendidi kimono in seta con frange vintage anche sui red carpet. La Richie, anche lei guarda caso di Los Angeles, si è dedicata con convinzione alla diffusione di questa visione estetica creando la propria casa di moda House of Harlow 1960 che ha grande successo oltreoceano. Kate Moss, che con la Miller contende il titolo di creatrice del trend, ne ha dato una interpretazione più rock di cui parleremo in un’altra occasione.

Ancora molto ci sarebbe da dire, anche sulla versione invernale del trend, ma l’argomento merita più spazio che le righe conclusive di questo già lungo articolo. Perché boho chic è ancora hot now!

Quindi come sempre restate connessi.

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