Lo schema di decreto attuativo del Jobs Act sul riordino delle tipologie contrattuali, attualmente all’esame delle Camere per la definitiva approvazione, prevede, tra l’altro, che i lavoratori affetti da patologie cronico-degenerative ingravescenti, accertate da un’apposita commissione medica presso l’Asl, hanno diritto alla trasformazione del rapporto da full-time a part-time.
Con l’entrata in vigore del decreto, inoltre, oltre a trasformare il proprio rapporto di lavoro, possibilità attualmente riservata solo ai malati oncologici, i lavoratori del settore pubblico e del settore privato colpiti da queste gravi patologie potranno “ritornare” a tempo pieno una volta terminata la terapia o il ciclo di cure. Una scelta alla quale l’azienda non si potrà opporre.
Per queste persone, dunque, il passaggio al part-time rappresenterà un diritto che il datore di lavoro non potrà negare in alcun modo. I loro coniugi, figli o genitori, invece, potranno usufruire solo di una priorità nell’accesso all’orario ridotto. Tale priorità verrà riconosciuta anche ai familiari conviventi di persone con invalidità pari al 100% che necessitano di assistenza continua e ai soli genitori di portatori di handicap a prescindere dal livello di gravità.
Dott. Valerio Pollastrini
Consulente del Lavoro
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