Lavorare stando seduti mette a rischio la salute del dipendente

Nei giorni scorsi, il “British Journal of Sports Medicine” ha pubblicato uno studio che pone in rilievo l’importanza di trascorrere parte dell’orario di lavoro in posizione eretta anziché seduti, al fine di evitare i disturbi tipici connessi alla sedentarietà, quali patologie cardiache e diabete.

In particolare, la ricerca invita le imprese a “rivedere” le classiche modalità di esecuzione delle prestazioni richieste ai propri dipendenti, affiancando le postazioni tradizionali di lavoro con le nuove “standing desk”, le scrivanie che consentono di rimanere in piedi davanti al computer. Si tratta di un piano posto a circa 130 cm da terra, con tastiera rialzata e inclinata di 15° ed uno schermo all’altezza degli occhi.

In assenza di “standing desk” , lo studio fornisce i seguenti suggerimenti immediati per contrastare i pericoli di un’attività sedentaria:
– alzarsi in piedi quando si è al telefono;
– allontanarsi dal computer ogni 30 minuti;
– usare sempre le scale;
– partecipare alle riunioni stando piedi o passeggiando;
– recarsi di persona dal collega nell’altra stanza invece di mandargli messaggi via e-mail.

Dott. Valerio Pollastrini

Consulente del Lavoro

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