a cura di Menuccia Nardi
Avete presente quelle sere in cui la stanchezza ha il sopravvento e vi sentite un tutt’uno con il pigiama e il divano? Eppure, nonostante la compagnia di un plaid amico, non riuscite a dormire. Ecco, in questi casi direi di non sprecare la serata e visto che di uscire non se ne parla (anche perché le gambe non risponderebbero ai comandi), vale la pena consolarsi con un bel film. In questa rubrica ne racconto qualcuno che piace a me e che mi ha fatto compagnia in alcune delle serate di cui vi ho appena parlato.
Oggi è la volta di “Al posto tuo”, una pellicola del 2016 diretta da Max Croci, con un cast molto brillante, tra cui Luca Argentero, Ambra Angiolini, Stefano Fresi. In tutta onestà l’idea di partenza è un po’ surreale: nell’intento di conservare il proprio posto di lavoro, i direttori creativi di due aziende sono costretti a vivere l’uno nei panni dell’altro per una settimana, nell’idea che il migliore dei due debba racchiudere in sé le caratteristiche di entrambi… E così l’architetto Luca (interpretato da Luca Argentero) – bello, scapolo, sicuro di sé, dongiovanni incallito – lascia temporaneamente il suo appartamento ultramoderno per trasferirsi nella villa nel verde del geometra Rocco (Stefano Fresi) – tutto casa e famiglia, certamente più insicuro, meno belloccio, padre di tre figli – che tenta perennemente di dimagrire seguendo la dieta imposta dalla moglie Claudia (Ambra Angiolini).
La trama procede in maniera veloce e leggera e il film si presta a gag spiritose, con Luca impegnato a seguire suo malgrado gli impegni quotidiani della famiglia di Rocco… e Rocco, marito fedelissimo, perennemente tentato dalle molte donne della vita di Luca, che irrompono all’improvviso nell’appartamento super-domotizzato in cui è stato costretto a traslocare.
Al di là della manifesta volontà di creare situazioni ironiche, giocando un po’ intorno ad alcuni stereotipi, il film si presta anche ad alcune riflessioni, non ultimo il rapporto conflittuale tra genitori e figli adolescenti, e delinea inoltre dei bei personaggi femminili, primo fra tutti quello di Claudia (Ambra Angiolini). Claudia è una donna forte, bella, intelligente, padrona di sé e del suo mondo e quando le viene chiesto perché una donna così abbia sposato un uomo come Rocco, così diverso da lei, la risposta, «perché è un uomo che c’è», nella sua (apparente) banale ovvietà, vale da sola la visione del film, e per alcuni uomini – non tutti fortunatamente – potrebbe essere illuminante… Per quanti non sia sufficiente neanche questo si ricorrerà a un vecchio metodo: i disegni (a fumetti, naturalmente, niente di più impegnativo!).
Alla prossima serata con il plaid!