Finalmente è arrivata l’estate! Periodo di mare, di sole, di costumi e quest’anno insieme al caldo è arrivata una moda, vecchia di secoli ma accuratamente rispolverata: le curve! Finalmente, diranno le più.
I grandi giornali di moda hanno dedicato un’infinità di articoli e foto alle belle donne in carne. Già qualche anno fa una nota marca di bagnoschiuma realizzò un’intera campagna pubblicitaria utilizzando come modelle donne ben formate. Vogue di giugno addirittura la copertina. Le “Belle Vere”, citando il titolo, quelle donne con un po’ di curve, con un seno ed un lato B prosperoso però mai eccessivo. Perché la bellezza viene prima di tutto amando noi stesse ed il nostro corpo.
Dopo la polemica di due anni fa, che ha visto protagonista il noto marchio di taglie forti Elena Mirò del gruppo Miroglio, oggi il brand sfila nuovamente sulle passerelle di Milano, ma come outsider. Il problema della magrezza delle modelle è da sempre al centro di aspre polemiche. Nonostante questo, il comparto delle taglie forti è in crescita e non è assolutamente da sottovalutare. Per citare qualche breve dato si può constatare che circa 35 donne su 100 vestono abiti oltre la 48 e il 38% delle donne non entra in una 44.
Il principale problema di questo comparto è che viene considerato solo da una limitata fascia di consumatori/consumatrici. Gran parte delle donne ha quasi vergogna ad acquistare questi marchi. Ancora oggi una ragazza che dentro alcuni negozi chiede una 44 viene addirittura guardata con riserbo. Molte giovani hanno vergogna di mostrare che indossano una taglia superiore alla 42, e di certo le pubblicità e la televisione non aiutano in questo processo di accettazione del proprio corpo. È pur vero che a volte i capi realizzati da questi marchi sono alquanto discutibili in fatto di gusto, ma fortunatamente ci sono parecchie soluzioni veramente belle, sobrie ed eleganti. Ci sarebbe da discutere anche su quei marchi che applicano dei loghi troppo a vista, inducendo molte donne a non acquistare un capo perché immediatamente visibile a tutti il nome della griffe, quindi la grande taglia, dell’abito. Questo spesso accade perché nelle nostre menti è ancora prepotentemente inserito il binomio magro=bello.
La situazione sta cambiando, e fortunatamente si vedono molte donne in giro, non magrissime, che amano il proprio corpo ed indossano dei capi glamour con il savoir fair di una modella.
Tv moda ha dedicato un servizio al tema, raccontando l’uscita in questi giorni di un libro: “Curvy, il lato glamour delle rotondità”. Si spiega come essere glamour e fashion anche con qualche chilo in più. Finalmente anche le “non-magre” avranno voce in capitolo in fatto di moda. Le autrici, Daniela Fedi e Lucia Serlenga giornaliste, donne “morbide e felici di esserlo” raccontano come essere alla moda anche in una 46/48. Attraverso aneddoti, racconti di vita vissuta e piccoli segreti rivelano quello che dovrebbe essere ovvio al mondo da secoli: avere le curve è bello!
“Il glamour ruota intorno alle poche proprietarie di un metabolismo iperattivo negato a chi magro non è. Bene, la festa è finita. Dopo anni di dittatura estetica le donne gamberetto, grissino, sogliola o stecchino devono arrendersi e dividere democraticamente il trono dello stile con le donne curvy […] una morbida e seducente realtà”. (Prefazione di “Curvy.Il lato glamour della rotondità”).