Ansia e paura nella nostra vita, le strategie di controllo

Spesso siamo troppo impegnati ad assumere il controllo della nostra vita, dei nostri  pensieri e delle nostre emozioni….in che senso?

Benissimo, andiamo a vederlo meglio insieme…

I tentativi di controllare il proprio stato d’animo sono chiamati “strategie di controllo”.

Le strategie più comuni possono essere divise in due categorie: strategie di fuga e strategie di lotta.
Iniziamo a vedere le strategie di fuga.

  • Nascondersi/fuggire: mi nascondo o evito le persone, i luoghi, le situazioni o le attività che tendono a suscitarmi pensieri o emozioni spiacevoli.

Per esempio, se soffro di attacchi di panico cerco di evitare i luoghi affollati dove la paura di avere un attacco è più forte. Oppure, essendo molto timida molto timida evito le situazioni in cui sò di poter incontrare persone nuove.

  • Distrarsi: cerco di distrarmi dai pensieri e dalle emozioni spiacevoli concentrandomi su qualcos’altro, per esempio fumo una sigaretta, mangio, faccio shopping, guardo la televisione. Purtroppo essendo anche autolesionista mi procuro ferite fisiche o emotive.
  • Estraniarsi/intontirsi: cerco di staccarmi dai miei pensieri ed emozioni stordendomi con l’uso di farmaci, droghe e alcol.  A volte mi butto a letto e dormo per tantissime ore oppure mi metto sotto la scrivania e guardo il vuoto.

Tra le strategie di lotta invece ritroviamo le seguenti.

  • Reprimere: cerco di reprimere direttamente i pensieri e le emozioni indesiderate, spingendoli nel profondo
  • Discutere: discuto con i miei pensieri negativi, per cercare di renderli più piacevoli. Per esempio, se la mente mi dice “sei una fallito”, io rispondo “non è vero! Sono riuscita in molte cose”
  • Dominare: cerco di dominare pensieri ed emozioni, dicendomi “stai calma!”, “reagisci!”;
  • Autocostringersi: mi costringo a sentirmi diversamente.

Pensate che queste strategie funzionino? Assolutamente no! Sì è vero, possono essere dei palliativi ma sono sempre strategie che assorbono una grande quantità di tempo e di energie. Si certo, si riesce a rieducare le emozioni spiacevoli nel breve periodo ma a lungo termine sono inefficaci.
Nel frattempo si sta  male perché le proprie emozioni impediscono di vivere la vita che si vorrebbe.

Più si vuole controllare tutto, più si viene  assaliti dall’ansia: diventa un circolo vizioso.

In molti casi è importante e necessario richiedere un intervento dello psicologo.

Cosa prevede un percorso psicologico in questi casi?

Inizialmente un trattamento che fronteggia il “circolo vizioso del panico” è molto utile per introdurre la spiegazione cognitiva (modello cognitivo), che serve ad affrontare e fronteggiare il problema connesso all’ansia.

L’ansia influisce in modo significativo sui significati pertinenti l’autostima e l’identità personale.

L’ansia è  una delle emozioni più difficili da vivere ma nasconde sempre il suo contrario: energia e creatività, da troppo tempo ingabbiate… impara a liberarle!

Quindi, come si interviene?

Si interviene sul rimurginio dell’ansia connesso alla salute , si introduce e si aiuta la persona a darsi spiegazioni alternative, a spostare il focus della sua attenzione dal corpo (attenzione selettiva), si agisce sulle credenze centrali (timore sproporzionato di danno, tendenza alla previsione catastrofica, timore dell’incertezza, timori legati alla valutazione di sé e bisogno di controllo), che contribuiscono a mantenere il disturbo.

E’ importante valutare bene e diventare consapevoli dei propri pensieri e relativi significati per modificare errori di pensiero, convinzioni e credenze.

 

 

Dott.ssa Isabella De Franceschi

 

Psicologa clinica e del lavoro 

 

Telefono: 340/5753451 – 340/5753451

 

Email: isabelladefranceshi@gmail.com

 

http://www.webcounseling.altervista.org

 

 

 

Laureata in Scienze psicologiche del lavoro (laurea triennale) e Comunicazione, Formazione e Innovazione nei contesti sociali, organizzativi e lavorativi (laurea specialistica) presso l’Università degli studi di Roma “la Sapienza”. Iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Lazio con n.18949. Scuola di specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale. Istituto Skinner di Roma. Svolge attività di consulenza psicologica privata e corsi e seminari di gruppo. Esperta in tecniche di training autogeno (abilitata all’insegnamento), problematiche sull’ansia, paure, attacchi di panico, tecniche di rilassamento, gestione dello stress, tecniche di comunicazione efficace, pensiero positivo.  A livello aziendale: valutazione dei rischi dello stress da lavoro correlato, leadership,  coaching e selezione del personale.  Primo colloquio gratuito.