Anzio. Uniti per l’Ambiente: Deposito di rifiuti, il comune risponda e tuteli i diritti di tutti

“Il 27 luglio 2018 si è tenuta la quarta e conclusiva sessione della Conferenza dei Servizi, convocata dalla Città Metropolitana di Roma, per deliberare sulla proposta di progetto per la realizzazione di un deposito di rifiuti normali e pericolosi in località Padiglioni. Durante le precedenti riunioni il Comune di Anzio aveva espresso nel merito il parere complessivo negativo. La riunione del 27 luglio non aveva vista la partecipazione del Dirigente tecnico, come dovrebbe avvenire quando si discute di argomenti tecnici e come si fa nelle Conferenze dei Servizi, ma era intervenuto l’Assessore all’Ambiente il quale ha mantenuto una posizione abbastanza interlocutoria, tanto che il Presidente della CDS, per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio, è stato costretto ad invitare “l’amministrazione comunale ad esprimere, circa tutti gli aspetti di propria competenza , in modo univoco e vincolante la posizione dell’Amministrazione da parte del Responsabile Unico Comunale, comprensivo degli aspetti circa la conformità urbanistica , legittimità ecc…” nel periodo di giorni 30, con la clausola del silenzio assenso. La risposta deve pervenire all’Ufficio dell’Ing Boffa entro il 26 agosto. In totale mancanza del necessario knowhow di tecnica ambientale ed in presenza di un’acuta polemica che si è accesa durante la Commissione Speciale del 6 agosto, l’Assessorato all’Ambiente ha dato incarico ad un esperto della materia, Giorgio Libralato, che già collabora col Comune di Anzio ed è stato cooptato come tecnico nella Commissione Speciale. Riteniamo che sia obbligo istituzionale e primario del Comune quello di applicare la norma che, nel caso specifico, ha una valenza squisitamente tecnica e come ha dichiarato più volte l’Assessore: “saranno i tecnici a decidere”. Finalmente! perchè della politica e particolarmente di un certo tipo di politica, i cittadini non si fidano più! Nella calura estiva non circolano notizie per cui speriamo che l’esperto ambientale incaricato abbia preparato un’articolata ed esaustiva risposta per la Città Metropolitana e che questa venga inviata in modo tale che non scatti l’assenso. Il Comune risponda e lo faccia in modo da tutelare sia il diritto dell’impresa sia quello dei cittadini; lo faccia applicando le norme esistenti che sono state create in modo che i diritti di tutti siano tutelati. Il Comune risponda utilizzando le motivazioni e le considerazioni oggettive nel merito tecnico e legale. Il Comune risponda cercando anche di interpretare la volontà dei cittadini della zona e per fare in modo che le loro opinioni, e cioè di coloro che pagano sempre il conto degli errori, come nel caso ancora insoluto della centrale Biogas di via della Spadellata, siano considerate nell’ambito di un pacifico confronto democratico. Il Comune risponda e pubblichi sulla stampa locale il testo completo di tale risposta in modo che i cittadini di Anzio possano leggerlo e farsi un’opinione su come la nuova Giunta intenda muoversi, dopo che è stata eletta per impedire che impianti non legalmente ubicati, vengano realizzati”.
Ufficio Stampa di UPA