[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Riceviamo e pubblichiamo
“Martedì 4 dicembre, all’hotel Garda, il Rotary Club Golfo di Anzio, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia, ha organizzato un interessante seminario sul tema “Legge sulla Rigenerazione Urbana (L.R. n. 7 del 18.7.17). Ricadute sul territorio ed i suoi sviluppi.
All’evento moderato dall’Arch. Franco Romano dell’Ordine degli Architettidi Roma, ha partecipato, oltre ai relatori che di seguito elenchiamo, l’assessore Gianluca Mazzi del comune di Anzio, il quale nel suo intervento ha rappresentato che Anzio ha un forte bisogno di recupero degli spazi esistenti.
Il presidente del Rotary Club Golfo di Anzio, Roberto Caporossi, nell’introduzione ha sottolineato l’importanza che l’applicazione di tale legge può rivestire per la riqualificazione degli edifici pubblici e privati in quanto essa è stata studiata per ridurre a zero il consumo del suo!o puntando sulla rigenerazione, da qui il nome, del patrimonio edilizio esistente.
L’Arch. Manetti, funzionario della Regione Lazio, nel suo intervento, ha commentato come questa legge dia poteri gestionali ai Comuni, lasciando alla Regione il ruolo di controllo, e come essa fatichi a decollare, ad un anno e mezzo dall’emanazione, per la scarsa proattività degli enti locali. La legge, infatti, semplifica gli iter di approvazione delle varianti urbanistiche per i casi contemplati dalla stessa, e la sua applicazione faciliterebbe il lavoro a imprenditori ( privati) e all’ente nella gestione di progetti di riqualificazione in concertazione.
Come si è arrivati alla stesura della Legge, scaduti i termini di applicazione del Piano Casa (1/7/17), lo ha rappresentato l’Ing. Franco Raffaelli che ha partecipato in Regione alla sua stesura, nell’intervento “Il ruolo strategico dei Comuni nella governance dei processi di rigenerazione urbana”. Ha mostrato esempi concreti di strutture realizzate con bio edilizia, anche in contesti agricoli, che non snaturano il paesaggio e, anzi, si inseriscono piacevolmente nello stesso, così da portare servizi nell’intero territorio.
L’applicazione della Legge è stata spiegata dall’Ing. Roberto Caporossi che oltre a presiedere il Rotary locale opera quale funzionario dirigente nel settore urbanistico del XII Municipio di Roma. Il suo intervento, “Ambiti di riqualificazione e recupero edilizio, interventi edilizi, cambi di destinazione d’uso, interventi diretti”, ha chiarito ai tecnici presenti, pubblici e privati cosa si può o non si può fare attraverso l’applicazione della stessa.
La legge premia gli interventi di adeguamento sismico. Sull’argomento “Razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente aumentando la sicurezza dei manufatti edilizi attraverso l’adeguamento sismico” si è soffermato l’Arch. Luciano Marigliani.
Sono poi intervenuti l’Arch. Alberto Maria Capomaggi del Comune di Nettuno sul tema “Analisi del Territorio di Nettuno”, l’Ing. Marco Pistelli del Comune di Anzio sul tema “Analisi del territorio di Anzio”, il Comandante Sergio Ierace della Polizia Locale di Anzio su “Analisi e criticità del Comune di Anzio”, Nicoletta Perci della Protezione Civile di Anzio su “Tipologia ed interventi sul territorio di Anzio”. Ulteriori interventi quelli dell’Arch. Valerio Vettori “Considerazioni generali professionali” e dell’Arch. Rosa Maria Filice su come “Progettare e costruire sostenibile”.
Una menzione a parte merita l’intervento della Professoressa Manuela Tirocchi, dell’Innocenzo XII, che ha relazionato su un progetto in corso nel Liceo. Il tema “Da Anzio a Friburgo, studio delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale” esposto dalla Tirocchi e seguito da una bella rappresentanza degli allievi del Liceo, che si sono trattenuti per tutto il convegno, racconta l’esperienza di alternanza scuola lavoro che questi ragazzi stanno intraprendendo e che li vedrà protagonisti sia a Friburgo, città all’avanguardia mondiale in tema di eco sostenibilità, che ad Anzio, dove svolgeranno attività di sensibilizzazione alla bio edilizia.
L’evento ha visto la partecipazione di una importante platea di tecnici e di persone interessate; unico neo l’assenza della politica locale che di questi temi dovrebbe avere conoscenza per proporre una politica edilizia basata sulla riqualificazione degli edifici esistesistenti al fine di salvaguardare le poche aree verdi presenti sul territorio.
Riteniamo, infatti, possibile un nuovo disegno di città che prenda in considerazione gli edifici esistenti e attraverso la demolizione e ricostruzione, il cambio di destinazione d’uso e la diversa ricollocazione, tutte fattispecie previste dalla Legge, migliorari la vivibilità della città. I nuovi iter di pianificazione urbanistica, dai tempi certi, potrebbero attrarre investimenti utili non solo al recupero di strutture obsolete, con problemi di statica e destinazioni non più attuali, ma anche per la realizzazione, in alternativa ai fabbricati esistenti, di spazi pubblici all’avanguardia per ospitare scuole”
Michele russo