Sono tantissime le prese di posizione giunte in redazione relative al grave episodio avvenuto ieri ad Anzio.
Reti di Giustizia
Riguardo l’aggressione razzista avvenuta ieri ad Anzio Purtroppo ci troviamo costretti a dover assistere e condannare l’ennesima aggressione aggravata dall’odio razziale.
Il pestaggio avvenuto ieri ad Anzio, nei confronti di un ragazzo ospite di un centro accoglienza nella parrocchia
del Sacro Cuore, ci dà purtroppo l’effettiva prova che sul nostro territorio i germi della xenofobia hanno trovato un terreno fertilissimo e che il crescente clima d’odio, cavalcato scientemente da alcuni schieramenti politici negli ultimi anni verso chi viene percepito come “diverso”, rischia di dare una legittimazione a tali aggressioni.
Tanto più che il cieco pestaggio è stato messo in atto da due giovanissimi e questo è sicuramente l’aspetto che
più ci spaventa e che più deve mettere in guardia le istituzioni tutte e la cittadinanza sana che non può e non
deve assistere impotente ad episodi così gravi, perché i giovani sono più vulnerabili e influenzabili dalla
propaganda razzista.
Altro fattore che ci spaventa è quello dell’aumento dell’indifferenza e di una diminuzione della sensibilità verso
la solidarietà sociale, che invece dovrebbe essere alla base dei rapporti fra cittadini del nostro Paese, nel solco dei principi dettati dalla Costituzione.
Con questo comunicato i componenti di “Reti di Giustizia – il sociale contro le mafie” vogliono esprimere
solidarietà e vicinanza al ragazzo vittima dell’aggressione, ma si augurano anche che i giovani colpevoli di
questo gesto ne comprendano la gravità, con un appello che vuole essere rivolto a tutta la cittadinanza ovvero che da un male infettivo come il razzismo si può guarire, ma solo se si reagisce insieme come una comunità solidale.
Reti di Giustizia – il sociale contro le mafie
Città Futura
Il gravissimo episodio di violenza accaduto nella serata di ieri ai danni di un giovane extracomunitario, al pari di qualsiasi atto di violenza, DEVE essere condannato, senza se nè ma.
L’odio chiama odio e genera tensione sociale quando le istituzioni tacciono di fronte alla violenza e noi esortiamo l’amministrazione comunale in tal senso ad esprimersi.
Non si tratta nè dell’essere di destra nè dell’essere sinistra ma della necessità che abbiamo di tornare ad una dimensione in cui l’essere umano, senza distinzione alcuna, abbia diritto a sentirsi sicuro e rispettato in qualsiasi circostanza e contesto.
La “razza” è solo una, quella umana.
Il Direttivo Città Futura Anzio