“Apprendiamo a mezzo stampa del prossimo aumento relativo al servizio idrico, non certo impeccabile, fornito da Acqualatina. Il primo cittadino pare abbia votato a favore insieme al Sindaco di Nettuno. Difficile stabilire quale delle due notizie sia la peggiore. Di sicuro, possiamo dedurre che i due Sindaci non sanno che in un referendum vinse la voglia del popolo
Italiano di rendere totalmente pubblico il servizio idrico, di sicuro ai due primi cittadini non importa che l’acqua sia un bene essenziale e che pertanto debba essere assolutamente pubblico. Ma noi non siamo come loro. Noi chiediamo spiegazioni valide al Sindaco di Anzio ma anche a quello di Nettuno per questo gesto offensivo. Soprattutto perchè il servizio offerto è tutt’altro che soddisfacente. In questo periodo di grandi difficoltà, che tenderanno ad aumentare non appena verrà eliminato il blocco dei licenziamenti, la questione assume un significato ancor più importante dal punto di vista etico. Prendiamo atto che ancora una volta il profitto di un privato viene messo davanti al benessere collettivo”.
Alessandro Dino – consiglio direttivo Ass.Alternativa per Anzio.