Si possono parlare anche tre lingue, ci si può anche dare un’immagine rassicurante sui manifesti, si può anche far finta di fare qualche piccola abiura al proprio passato, ma alla fine la propria natura viene sempre fuori. Ieri questo è accaduto in modo violento e non si può far finta di non averlo visto se non si vuole che la storia in futuro ci tacci di essere stati con il nostro silenzio complici. Ieri la campagna elettorale è stata squarciata dalla pubblicazione di un video di uno stupro e colei che ha utilizzato queste immagini è proprio una donna. Una donna, una madre, una cristiana che per avere qualche voto in più ha messo in piazza il dolore di un’altra donna che ha provato uno dei dolori più indescrivibili che un essere umano possa provare. Una donna che non ha provato compassione per il dolore di un’altra donna, una cristiana che non ha avuto nessuna solidarietà per la sofferenza altrui, una madre che non ha avuto nessun pudore nel mostrare una donna violentata, pur di perseguire lo scopo di avere qualche voto in più. Ma non è finita qui, costei, poco dopo ha parlato anche di devianze giovanili da correggere. In pieno stile fascista non possono che tornare alle mente i motti del ventennio di dittatura che hanno devastato il nostro Paese. Sempre costei, ha dichiarato che bisogna combattere queste devianze per crescere italiani sani e determinati. Non possono non venire alla mente con raccapriccio i campi di concentramento nazifascisti. Non ci si può nascondere dietro un dito perché altrimenti dovremo fare i conti con le nostre coscienze. Ma cosa sono poi queste devianze? Costei usa termini ambigui perché i suoi valori sono ambigui. Per i fascisti del vecchio e del nuovo millennio tutto ciò che non è allineato alla loro becera normalità è deviato. E quindi chi pensano di raggirare? Sappiamo purtroppo bene che per loro l’omosessualità è una devianza, l’assunzione di droghe leggere è una devianza, persino l’essere obesi è una devianza e forse lo è pure la disabilità. E quindi? Davvero vogliamo farci tutti inquadrare nella normalità malata della mente di qualcuno? Non possiamo permerttercelo. Non lo possiamo consentire per le nostre figlie e per i nostri figli. Noi dobbiamo, ad ogni costo, difendere ognuno e le proprie diversità e se queste per costei, che ha detto questo abominio, sono devianze dobbiamo urlare con tutta la nostra forza che ognuno ha diritto ad essere chi vuole e che a noi interessa solo la sua felicità. Se una persona non fa del male a nessuno a chi fa paura dunque la sua diversità. La risposta è solo una, agli ottusi, agli ignoranti, agli intolleranti, in una parola sola ai fascisti. Ma noi, e lo diciamo a costei, resisteremo e lotteremo sempre perché questo Paese non torni nel buio in cui ella, e la masnada che la segue, ci vorrebbe riportare.
Roberto Alicandri