Non mollano i comitati di cittadini che da tempo si battono per il libero accesso al mare. Pubblichiamo il documento indirizzato all’Amministrazione comunale di Nettuno, relativo alla riapertura degli accessi al mare su via Gramsci. Il documento puntualizza le responsabilità del Comune in tema di gestione e vigilanza del demanio marittimo.
-Alla Commissione Prefettizia della Città di Nettuno
-Dott. Reppucci, Dott.ssa Giallongo, Dott. Infantino
-Al Segretario Generale della Città di Nettuno Responsabile anticorruzione e trasparenza Dott.ssa Angela Ferrenti
-Al Dirigente Ufficio Tecnico della Città di Nettuno Arch. Panetta
-Alla P.O. Funzionario E.Q. dell’Ufficio Demanio della Città di Nettuno Arch. Capomaggi
-Al Comandante della Polizia Municipale Della Città di Nettuno Dott. Rizzo
Oggetto: Parere relativo alle competenze nella gestione ed accertamento delle concessioni demaniali inerenti i cancelli posti da privati a confine con le aree del demanio marittimo
Gentili Sigg.,
si trasmette il parere del Dott. Simone Massari che, a norma di legge, individua le competenze della P.A. in materia di demanio marittimo.
L’assenza di un codice unico in materia di demanio marittimo non può, a nostro avviso, giustificare l’inerzia nella gestione e vigilanza da parte dell’amministrazione comunale.
Lo studio è volto ad incoraggiare ed indirizzare le autorità amministrative ad intervenire a proposito delle limitazioni, contra legem, degli accessi pubblici nelle aree del demanio marittimo della Città di Nettuno.
Lo studio prende in considerazione esclusivamente la liceità, o meno, dei cancelli posti dai privati confinanti con le aree del demanio marittimo e relative fasce di rispetto.
Si invitano i riceventi dall’astenersi dal riproporre risposte e commenti non attinenti il focus del ragionamento che distolgano l’attenzione verso il sorpassato ragionamento sulla natura pubblica o privata degli accessi in questione; pertanto si invita all’accertamento della legittimità dei cancelli che al contrario sarebbero da ritenersi sine titulo.
Resta fermo che il Comune di Nettuno , come previsto dal Regolamento della Regionale Lazio
19/2016, ha l’obbligo di individuare, comunque, almeno ogni 300 metri un varco idoneo all’accesso
in spiaggia.
Si prega cortesemente di far conoscere gli eventuali aggiornamenti di pubblica utilità ai sensi della
241/90 tramite i contatti sotto elencati.
Cordiali saluti
Nettuno 20/06/2024 Per il Comitato dei mille Per il Comitato Dialogo
Avv. Adolfo Bruno, Dott.ssa Tiziana Aleandri, Ing. Vincenzo D’Errico
Parere relativo alle competenze nella gestione delle concessioni demaniali
PUNTO I
Richiedente: Comitato dei Mille e Comitato Dialogo
Richiesta: DISCIPLINARE IN MANIERA UNIVOCA LA PROBLEMATICA DEGLI ACCESSI DELLA PROPRIETA’ PRIVATA AL PUBBLICO DEMANIO MARITTIMO
Questione: Gli accessi della proprietà privata che conducono al pubblico demanio marittimo non possono essere considerati delle servitù, posto che tale istituto, in base alla normativa vigente, non è applicabile ai beni del demanio marittimo.
Qualunque occupazione o limitazione dell’accesso alle aree del demanio marittimo necessita:
- delle apposite autorizzazioni (nulla osta) previste dagli artt. 55 C.N.,
artt. 12, 14 del DPR 328/1958, D.Lgs. 42/2004, art. 19 del D. Lgs 374/1990.
- della concessione demaniale, art. 36 C.N. artt. 5, 22, DPR 328/1958
- del pagamento del relativo canone 16, 19 DPR 328/1958 di € 3.377,50, (Decreto 30/12/2022 MIT)
La mancanza delle autorizzazioni sopra indicate o il mancato pagamento del canone concessorio, determina lo stato di opere “sine titulo” determinando quanto previsto dall’art. 1161 C.N.:
“Abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata”.
Il rapporto di “vicinato” tra demanio marittimo e privato, prevede che nella zona cuscinetto di 30 metri, denominata fascia di rispetto, meglio identificabile dal SID, insistano tutti i vincoli per la salvaguardia della libera fruizione del bene e per la tutela della sicurezza in mare previsti dal citato art. 55 e sottoposto alla disciplina dell’art. 54 C.N. ovvero al ripristino dello stato dei luoghi.
In base a tutte le motivazioni sopra espresse, si ritiene che:
nessun privato, proprietario di terreni insistenti nelle fasce di rispetto del demanio marittimo, può costituirsi un accesso esclusivo alle aree del demanio marittimo o costituire un impedimento alle stesse, senza aver prima ricevuto le relative concessioni ed i relativi nulla osta o aver corrisposto i suddetti canoni.
PUNTO II
Richiedente: Comitato dei Mille e Comitato Dialogo
Richiesta: INDIVIDUARE LE COMPETENZE DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI NELLA GESTIONE DEL DEMANIO MARITTIMO
Rilevata: l’attribuzione dei poteri gestionali, acquisiti dal Comune di Nettuno con sub delega della Regione Lazio, in materia di demanio marittimo; così come dichiarato dall’Agenzia del Demanio, Direzione Regionale Lazio, Registro Ufficiale n.7103 del 07/06/2024.
Parere Precedente: in data 06 aprile 2024, su richiesta del Comitato dei Mille, veniva espresso un primo parere sulla situazione delle discese a mare di via Gramsci nel Comune di Nettuno.
Detto parere veniva esposto dal Comitato dei Mille alla Commissione Prefettizia del Comune di Nettuno, all’ufficio tecnico e all’ufficio demanio, tramite PEC, in data 19/04/2024.
Vista la normativa vigente ed individuati i cancelli di accesso all’arenile come ostacoli al ripristino della sicurezza e legalità nel tratto di strada di via Gramsci in Nettuno, venivano richiesti alla Commissione Prefettizia ed all’ufficio tecnico e demanio del Comune di Nettuno i seguenti accertamenti inerenti lo stato dei cancelli:
1)Se avessero i vari nulla osta autorizzativi
2)Se avessero le concessioni demaniali
3) Se corrispondessero i canoni concessori
Considerato che la Commissione Prefettizia, l’ufficio Tecnico e l’ufficio demanio del Comune di Nettuno, a tutt’oggi, non hanno manifestato alcuna attenzione alle interrogazioni del Comitato, si procede con la ricostruzione del passaggio delle competenze, presso le PP.AA,. in tema di demanio marittimo, per arrivare alla soddisfazione dei quesiti posti e per esortare l’amministrazione comunale della Città di Nettuno ad un rapido accertamento dello status quo.
Questione: La gestione delle concessioni demaniali fino all’anno 1977 è stata curata esclusivamente dallo Stato, ma l’effettivo passaggio delle competenze avviene nel 1998 con la legge Bassanini.
Il D.P.R. 616/1977 apre la strada agli artt. 104 e 105 del D.Lgs. 112/1998, che conferiscono alle Regioni le competenze amministrative e gestionali in materia di rilascio delle concessioni demaniali con esclusione delle funzioni attribuite alle Autorità portuali finalizzate alla difesa militare, alla sicurezza dello Stato ed all’approvvigionamento delle fonti di energia, ai sensi delle leggi n. 84/1994 e 88/2001.
Ne consegue che l’art. 105 del citato D.Lgs. n. 112/1998, definisce le “Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali”; disponendo che:
“Sono conferite alle regioni e agli enti locali tutte le funzioni non espressamente indicate negli articoli del presente capo e non attribuite alle autorità portuali dalla L. 28/01/1994 n. 84, e successive modificazioni e integrazioni”.
A seguito della riforma disposta dal D.Lgs. 112/1998 le somme derivanti dai beni del demanio marittimo sono frutto delle sinergie amministrative svolte da:
A) Agenzia delle Entrate
B)Agenzia del Demanio
C)Autorità portuali (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Capitaneria di Porto)
D) regioni
E) comuni
Le funzioni gestionali del demanio marittimo trasferite alle regioni e sub delegate ai comuni sono sotto la vigilanza dello Stato che ne detiene la titolarità dominicale, esercitando le attività previste dagli artt. 32, 34, 35, 55 ecc. del Codice della navigazione.
I Comuni, come previsto dalle sub deleghe regionali, in qualità di “enti gestori”, sono competenti e provvedono alla pianificazione delle seguenti attività inerenti il demanio marittimo:
1) pianificazione delle concessioni
2) rilascio delle concessioni
3) revoca e decadenza delle concessioni
4) determinazione degli importi dei canoni per le concessioni demaniali aggiornati annualmente, su base Istat, con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
5) rilascio della modulistica per la riscossione di canoni ed indennizzi, per conto dello Stato, tramite il modello F24 elide
6) aggiornamento del SID con l’inserimento dei dati concessori
7) controllo sul corretto utilizzo dei beni
8) attuazione di provvedimenti in caso di occupazioni abusive
9) segnalazione mensile al SIGAE
10) disbrigo delle pratiche di nulla osta, rilasciate dal Comandante del dipartimento marittimo, dietro presentazione del modello D7
Per quanto sopra esposto, si ritiene che:
l’amministrazione comunale della Città di Nettuno, in qualità di “ente gestore”, per effetto della sub delega regionale, sia pienamente competente nella gestione, rilascio e vigilanza in merito a tutte le attività in essere sulle aree del demanio marittimo, con esclusione del rilascio dei nulla osta, per i quali ne cura comunque l’istruttoria.
Pertanto si ritiene che il Comune di Nettuno debba provvedere agli accertamenti richiesti dal Comitato dei Mille e dal Comitato Dialogo.
Nettuno, 16/06/2024 Dott. Simone Massari