Il 5 novembre scorso, l’associazione Tesori del Circeo ha lanciato un appello chiaro e deciso: è ora di dire basta all’elemosina per acquistare i libri scolastici. Abbiamo proposto un rimborso immediato delle spese sostenute dalle famiglie e, a partire dal prossimo anno, la gratuità totale dei libri, eliminando così ogni anticipo di spesa.
La nostra proposta ha trovato un terreno fertile in diversi partiti politici, tra cui Azione, PD e PC, che hanno presentato emendamenti sia a livello regionale che nazionale. È un segnale incoraggiante che dimostra come la questione della gratuità dei libri stia finalmente acquisendo l’importanza che merita.
Tuttavia, ci sono ancora molte preoccupazioni. I fondi stanziati finora sono insufficienti: è come voler spegnere un incendio con un bicchiere d’acqua. Le famiglie, già provate dalla crisi economica, hanno bisogno di un sostegno concreto e duraturo. Inoltre, si continua a privilegiare l’istruzione privata a scapito di quella pubblica. È inaccettabile che le risorse pubbliche vengano destinate a finanziare scuole private, mentre quelle statali lottano con budget sempre più ridotti.Il rimborso dei testi scolastici avvenuto sinora non copre neppure il 50 per cento delle spese affrontate per i libri “cartacei “.
La gestione delle risorse pubbliche continua a destare serie perplessità. Mentre l’istruzione dovrebbe essere una priorità assoluta, assistiamo a sprechi di denaro pubblico per iniziative inutili o dannose. Non possiamo accettare che i soldi dei cittadini vengano utilizzati per finanziare eventi inutili, taglio di piante sane, o per finanziare libri di dubbia utilità storico sociale. Basta guardare l’albo pretorio di ogni Comune.
La votazione positiva sulla Legge di Stabilità 2025 in Regione rappresenta un ulteriore pericolo. Rischiamo di vedere diluite le risorse destinate all’istruzione, a favore di altre voci di spesa. Inoltre, analizzando alcune proposte , sembrerebbe posto in essere un tentativo di eludere i controlli sulla spesa europea attraverso la creazione di voci di bilancio poco chiare. Non possiamo accettare una proposta così grave. Si intendono addirittura abrogare le certificazioni vivaistiche, comprese quelle per gli alberi di Natale. La commercializzazione del legname ( e non solo) verrebbe così concentrata nelle mani dell’ARSIAL, una scelta quantomeno discutibile. Chiediamo a tutti i partiti politici di opporsi a questa manovra e di garantire che il bilancio sia destinato esclusivamente a finanziare le politiche pubbliche più importanti per il nostro Paese e di aumentare il fondo per i rimborsi dei libri scolastici .
Le famiglie non possono più essere costrette a chiedere l’elemosina per garantire ai propri figli il diritto allo studio. Vogliamo un’istruzione pubblica gratuita, di qualità e accessibile a tutti.
Non ci arrenderemo fino a quando questo obiettivo non sarà raggiunto.
Chiediamo a tutti i Consiglieri della Regione Lazio di:
Aumentare i fondi destinati all’istruzione pubblica.
Garantire la gratuità totale dei libri scolastici.
Prevenire gli sprechi e assicurare una gestione trasparente delle risorse pubbliche.
Opponiamoci alla votazione della Legge di stabilità 2025 di martedì che rischia di diluire le risorse destinate anche all’istruzione .
Non possiamo più accettare che il futuro dei nostri figli sia condizionato dalle loro disponibilità economiche. Vogliamo un’istruzione pubblica di qualità, accessibile a tutti, dove ogni studente possa sviluppare le proprie potenzialità. È ora di agire. Uniti possiamo fare la differenza
Capponi Francesca Presidente Associazione Tesori del Circeo