“Il sistema delle imprese avanza, ma ha il fiato decisamente corto. Nel secondo trimestre dell’anno, il saldo tra aperture e chiusure di imprese fa segnare un bilancio positivo per 26.084 imprese in più. Ma è il risultato meno brillante nella serie degli ultimi dieci anni di rilevazioni relative al periodo aprile-giugno. A determinarlo, hanno concorso il basso numero di iscrizioni (100.448, il secondo peggior risultato del decennio) e l’elevato livello di cessazioni (74.364, il terzo valore più elevato della serie dei secondi trimestri). A livello complessivo, al netto dell’agricoltura che ha chiuso il trimestre con 5.195 unità in meno, tutti i settori evidenziano un saldo positivo tra aperture e chiusure. In questo scenario, però, a certificare la persistente durezza della crisi restano i dati dei fallimenti e il bilancio anagrafico del comparto artigiano, rimasto fermo a tre mesi fa”. Questi i dati di sintesi più significativi di Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese, condotta da InfoCamere, diffusi oggi da Unioncamere nel corso del convegno ‘Programmazione 2014-2020: un nuovo dialogo per una politica di coesione condivisa’, svoltosi a Roma alla presenza del ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia.
Comunicato Infocamere