La Danesi vince e convince contro San Marino

Gara1 di Giovanni Colantuono

L’urlo liberatorio di Chris Crescenzi, la sua esultanza e tutti compagni ad aspettarlo fuori dal dugout per festeggiare il suo splendido fuoricampo che ha lanciato il Nettuno, che ha fatto perdere lucidità a Rodney Rodriguez e a tutto il San Marino. Da quel momento in poi, allo Steno Borghese, c’è stata solo una squadra in campo, il Nettuno guidato magistralmente da un Juan Figueroa in splendida condizione, fisica e mentale. Determinato, abile con la sua veloce a mandare fuori giri Duran e compagni, intrappolati dalle traiettorie dipinte dalla collinetta da l’ex Figueroa.
Gara 1 del big match del quarto turno di IBL va alla Danesi Nettuno, con un netto 9-1 sui campioni d’Italia del San Marino, arrivati imbattuti allo Steno Borghese. La partita ha vissuto i primi tre inning sullo 0-0 con Figueroa e Rodriguez in pieno controllo della situazione, poi nel quarto inning, di fatto accadevano gli episodi che hanno segnato il confronto. Il singolo di Carlos Duran apriva il quarto attacco della squadra di Bindi, il venezuelano rubava la seconda base e toccava casa base sul singolo al centro di Marco Yapez. Il vantaggio dei Titani durava poco perché gli uomini di Bagialemani reagivano di potenza mandando in crisi R-Rod. Willy Bergolla riceveva quattro ball e volava a casa base su un gran doppio di Peppe Mazzanti, lo seguiva Chris Crescenzi che aggrediva la dritta di Rodriguez e la spediva in fuoricampo, due RBI ed esplosione dello Steno Borghese per il catcher italo-americano che sta reagendo con carattere allo sbandamento di inizio stagione. Il Nettuno andava sul 3-1, un vantaggio che la squadra di Bindi non è mai stata in grado di rimettere in discussione. Grazie soprattutto alla splendida prova di Juan Figueroa sulla collinetta per 7 inning con 6 valide concesse, 6K e 1BB, prestazione solida e di gran controllo, la dicono lunga sulla prestazione di Figueroa i due strikeout rifilati a Jairo Ramos e Marco Yepez.
Rodriguez toccato con regolarità su i suoi lanci migliori andava in crisi, commetteva anche un grossolano errore su una assistenza di Mazzuca consentendo al Nettuno di portare altri due corridori in posizione punto. Situazione che la Danesi non sfruttava con le eliminazioni di Mercuri e Ambrosino. L’occasione si riproponeva nel sesto inning e questa volta l’attacco di Bagialemani faceva la voce grossa. Base per ball a Mazzanti, sul colpito a Crescenzi finiva la gara di Rodney Rodriguez (5 RL, 4 BV, 4BB,3K), lo rilevava Darwin Cubillan e sul bunt di sacrificio di Sparagna il Nettuno metteva due corridori in seconda e terza base. Albanese chiamava la base intenzionale ad Imperiali per forzare il gioco, ma Cubillan non riusciva a trovare la zona dello strike e concedeva 4 ball a Mercuri per il punto forzato del Nettuno. Ancora con le basi cariche il Nettuno giocava di sorpresa, Bagialemani chiamava lo sqeeze play, Ambrosino metteva a terra benissimo il bunt, Crescenzi partiva verso casa base ed il San Marino andava in confusione. Era Cubillan a raccogliere il bunt di Ambrosino per spedire la palla verso l’esterno, un errore che permetteva al Nettuno di segnare tre punti. Sul singolo seguente di Retrosi ( 2 su 5 nel box) il Nettuno volava 8-1.
La partita era di fatto chiusa con Santo Hernandez (2 RL, 1 BV, 3K) che chiudeva senza problemi la gara, mentre Retrosi e Sadler, con due valide, fissavano il finale sul 9-1.
Dopo l’avvio difficile il Nettuno lancia il primo segnale alla IBL, la squadra di Bagialemani ha dato prova di solidità e determinazione, tornando ad essere quella squadra cinica e aggressiva dello scorso anno. Per il San Marino una serataccia, tre errori difensivi, troppi per una squadra abituata a sbagliare pochissimo. Certo fa riflettere il primo stop, pesante, subito da Rodney Rodriguez al primo vero confronto con una grande del campionato. Quello che più fa riflettere è la mancata reazione di Rodriguez al primo momento di difficoltà del match, dopo la gran legnata di Chris Crescenzi. Quel fuoricampo ha praticamente tagliato fuori dalla partita lo starter di Bindi.
Il migliore Juan Figueroa, e menzione speciale per Chris Crescenzi, bravo ad allontanare i fantasmi di un avvio difficile con forza e carattere.
Il peggiore Rodney Rodriguez, ha osato troppo con i suoi lanci sui fili esterni finendo per essere troppo prevedibile per i battitori di potenza del Nettuno. Da rivedere contro le grandi.

Gara2 di Jacopo Cherzad

San Marino pareggia la serie nel trittico contro Nettuno. Partita decisa dagli episiodi e dalle imperfezioni della formazione di Bagialemani che ha sulla coscienza i punti del vantaggio dei titani.
Per la squadra di Bindi nessun cambio nella formazione difensiva rispetto a gara1, Christoher Cooper sul monte; anche Ruggero Bagialemani conferma tutta la formazione. Il partente è Ricardo Hernandez.
Subito il San Marino si porta in vantaggio al primo inning: un singolo del leadoff Bittar ed Avagnina batte una valida sull’esterno sinistro Ambrosino che però la lascia sfuggire dal guanto, sull’errore entra il primo punto ed il corridore arriva in seconda base. Ancora una battuta valida di Marco Yepez e secondo punto che entra a casa per la formazione ospite.
Sempre pericolosi i Titani di Bindi nel secondo attacco, mentre il Nettuno non riesce a rendersi pericoloso. Doppio del nettunese Francesco Imperiali portato in terza dalla battuta in diamante del catcher Simone Albanese. Hernandez ritrova la compostezza e chiude la ripresa senza ulteriori segnature. Il San Marino insiste nel terzo inning aperto da quattro ball ad Avagnina, spinto in seconda dalla valida di Carlos Duran. Arriva un errore di Mercuri su una ground ball che sarebbe diventata facilmente un doppio gioco, ma che passa sotto le gambe del seconda base nettunese ed entra il punto. Anche Duran va a punto sull’eliminazione in diamante di Mazzuca. Nettuno comunque ritrova compostezza e chiude la ripresa senza ulteriori danni.
Nettuno chiude e concede solo le briciole all’attacco avversario con un ottimo Hernandez che supera di molto i cento lanci e dal terzo inning all’ottavo concede solo due valide ai titani. È l’attacco dei ragazzi di Bagialemani che diventa pericolosa nel quarto attacco aperto da Bergolla con un singolo, ma che viene colto rubando in seconda base. Sadler spara un bel doppio al centro ed arriva in terza grazie a Mazzanti. L’inning si chiude senza segnature, ma al sesto il Nettuno spezza lo shutout: doppio di Ambrosino, doppio di Bergolla, e primo punto che entra a casa. È l’ora per Bindi di andare al bullpen, con Ribeiro che rileva un grandissimo Chris Cooper. Subito Sadler trova la valida che porta a casa il 2-4.
San Marino però mette in cassaforte il risultato con un ulteriore punto sul calo di Hernandez: base per ball a Duran, singolo di Ramos e Yepez si sacrifica con un bunt che porta due corridori in posizione punto. Bullpen anche per Nettuno con Yovani D’Amico: Mazzuca col suo singolo segna il definitivo 5-2 per San Marino. D’Amico comunque si mette in mostra con una buona prova che testimonia il suo recupero in atto, dopo un avvio di campionato quantomeno infelice.
Si chiude così una partita che vede il Nettuno sprecare una buona chance per allungare nella serie in una partita che ha visto una sostanziale parità tra le due formazioni, di cui è stata premiata la meno fallosa.

Gara3 di Jacopo Cherzad

Importante vittoria arrivata in Gara3 per il Nettuno di Bagialemani. Sotto 2-0 all’avvio esplode in un big inning all’ottavo attacco ribaltando il parziale fino al 7-2 finale. Preoccupazione per i vincitori che registrano l’infortunio di Riccardo De Santis. Un grandissimo Richetti (7IP 3H 26BF 6SO 1BB) trascina i laziali alla vittoria con una prova di grande carattere. San Marino accusa il cambio di Da Silva e subisce i fuochi d’artificio dei padroni di casa su Palanzo e Martignoni.
In gara3 la formazione di manager Bindi restano tutto sommato invariate, l’ unica differenza sta nell’alternanza del catcher, con Reginato al posto di Albanese. Bagialemani invece opta per Imperiali sul sacchetto di seconda, Grimaudo a difendere la prima base e Sparagna a dare il cambio a Crescenzi, usato come designato. I pitcher partenti sono De Santis per i laziali e Da Silva per i Campioni d’Italia.
I due partenti si dimostrano in buona forma, la prima nota da registrare arriva all’inizio del terzo inning quando il pitcher nettunese sale sulla collinetta, subisce un singolo da Imperiali, ma arriva subito la visita con la sostituzione per Richetti. Il gomito a cui è stato operato due anni fa torna a far male, stando a quanto dice Bagialemani. L’entità del danno sarà quantificabile solo in settimana quando le visite faranno luce sul suo fastidio. Fino a quel punto si era prodotto in un’ottima prova: in due riprese lanciate ed otto battitori affrontati aveva concesso due valide ed aveva lasciato al piatto quattro battitori.
Richetti, entrato praticamente freddo, concede subito un singolo a Reginato. Bittar batte in diamante ed arriva salvo per scelta difesa sull’eliminazione del catcher in seconda. Con corridori agli angoli arriva il sacrificio di Avagnina per il primo punto della partita. Richetti riprende il controllo e chiude la ripresa lasciando al piatto Duran.
Terzo attacco nettunese aperto dalla base per ball ad Imperiali, portato in posizione punto da Sparagna grazie al suo sacrificio. Corridori agli angoli ad opera di Grimaudo che tocca una valida interna, ma un ottimo pick off del partente brasiliano del Titano lo elimina fuori base. Con due out Ambrosino batte sull’interbase per una facile eliminazione in prima.
Ottimo ingresso in partita di carlos Richetti che tiene a bada le mazze dei titani ed il Nettuno prova a farsi di nuovo sotto ed apre il quarto attacco con la valida di retrosi, nuovamento colto fuori base da un pickoff di Da Silva.
La partita arriva al settimo inning tra fortune alterne delle opposte squadre, il Nettuno ha un paio di occasioni in più rispetto agli ospiti. Al settimo inning Bindi va al bullpen sostituendo Da Silva (6IP 4H 4SO 1BB) con Palanzo l’impatto non è assolutamente dei migliori: base per ball a Sadler, che viene eliminato in seconda mentre cerca di rubare, altra base a Peppe Mazzanti, ma sulla battuta alta di Crescenzi si chiude l’inning.
San Marino avanza nell’ottavo attacco, con un out Reginato batte un bel doppio a destra, arriva in terza su un lancio pazzo ed Avagnina trova una valida interna con RBI. Richetti accusa e con un altro lancio pazzo porta l’esterno sinistro in seconda base. Peppe Mazzanti chiude l’inning con una presa al volo in foul.
Nettuno ci crede e con Grimaudo torna ad aggredire: rimbalzante interna raccolta da Palanzo che assiste in prima con una palla che disegna una traiettoria a campanile per atterrare agli esterni. Grimaudo arriva comodamente salvo in seconda, base per ball ad Ambrosino seguito da una valida di Retrosi che carica le basi. Bergolla trova la valida con 1RBI, Sadler insiste, ancora valida, 2 RBI per lui, un errore di tiro a casa porta due corridori in posizione punto. 3-2 per Nettuno. Bindi corre ai ripari e chiama dal bullpen il capitano Martignoni che subito da la base intenzionale a Mazzanti. Crescenzi riceve la chiamata di squeezy play ma la battuta è corta verso la prima base e c’è l’out di Bergolla a casa. Imperiali riceve i quattro ball che portano all’allungo il Nettuno, ma è con Sparagna che la formazione di Bagialemani mette un punto alla partita sparando un bellissimo triplo sulla recinzione a sinistra. Il Nettuno va in vantaggio per 7-2, ormai inarrivabile per gli avversari e, sull’ultimo out, lo Steno Borghese esplode in quell’esultanza liberatoria che abbiamo imparato a conoscere molto bene nell’anno passato!