Il baseball piange la morte di Greg Halman. Il ricordo di Mauro Mazzotti:”Era un bravo ragazzo ed un grande prospetto”

La notizia sta facendo velocemente il giro del mondo del baseball professionistico, l’esterno dei Seattle Mariners Greg Halman è stato ucciso con una pugnalata alle prime ore del mattino di oggi a Rotterdam. Pochi giorni fa Halman è stato uno dei protagonisti dell’European Big Leaguer Tour di Parma. La polizia olandese ha posto in stato di fermo il fratello Jason, anche lui giocatore di baseball passato recentemente dal Corendon al Neptunus Rotterdam.

Greg Halman aveva 24 anni ed aveva iniziato la sua carriera esordendo a soli sedici anni nel Corendon Kinheim di Haarlem. Ben presto su questo giovane olandese arrivarono gli occhi delle Major League e nel giugno del 2004 aveva firmato con l’organizzazione dei Seattle Mariners. Per lui tutta la trafile delle Minors e poi nel settembre del 2010 il debutto in Major League con i Mariners. Il 15 giugno di quest’anno contro i Los Angeles Angels aveva battuto il suo primo fuoricampo in Grande Lega. Nazionale olandese al World Baseball Classic del 2009 aveva dovuto rinunciare al Mondiale di quest’anno che ha consacrato l’Olanda campione del Mondo.

InLiberaUscita ha raccolto il ricordo di Greg Halman di Mauro Mazzotti che lo ha seguito da vicino nel 2004 prima della firma sul contratto con i Mariners:”Sono andato a vederlo giocare nel Kinheim almeno tre volte per Seattle, avevo dato subito il parere favorevole al suo ingaggio. Ricordo che i Mariners lo soffiarono ai Minnesota Twins per un difetto di forma sulla firma del contratto. Quello con i Twins aveva la firma di uno dei due genitori di Halman, ma in quel momento  i genitori erano separati e non avevano la custodia giuridica sul figlio. Fu invalidato il contratto con i Twins, mi chiamarono subito i Mariners per andare a vederlo e lo presero subito”. Era un ragazzo che veniva da una famiglia difficile:”Già il fratello aveva avuto la possibilità di andare negli Stati Uniti ma il suo carattere lo aveva penalizzato. Greg era un bravo ragazzo anche se dava l’idea di un ragazzo venuto dal ghetto. Aveva tutti i tools che servono per giocare in Major League – ha detto Mauro Mazzotti- aveva braccio, potenza, velocità ed un fisico incredibile, lo paragonavano ad Andre Dawson l’esterno dei Cubs che aveva un gran fisico, con gambe lunghissime che correva con falcate molto lunghe. Tra lo scorso anno e quest’anno gli avevano dato molte opportunità in Major. Aveva grandi potenzialità che ancora non aveva completamente espresso, ma sicuramente era un grande prospetto”.