Due sconfitte alla Casa dei Pirati di Rimini hanno aperto la stagione di IBL per la Danesi Nettuno, ci possono stare, considerato anche quello che si è visto sul diamante romagnolo. L’Opening Day di venerdì sera ha messo in mostra un ottimo Francisco Cruceta che ha praticamente dominato la scena, quando poi l’ex Major ha lasciato la collinetta il Nettuno ha avuto le occasioni per cambiare la partita. In particolare nel nono inning, con due uomini base ed un solo out, bastava la valida giusta nel momento giusto e la partita poteva prendere una piega diversa. Mentalmente quindi il Nettuno in campo c’era! Contro Cruceta c’è stato l’atteso esordio di Santo Hernandez ed il venezuelano non è andato poi così male, per dirla breve ha pagato cari gli unici due lanci “sbagliati” della sua partita, sui quali è esplosa la potenza di Mario Chiarini e De Biase. Per il resto il suo score parla di 5 valide al passivo (due sono i fuoricampo decisivi del match), due basi per ball e ben 9 strikeout. Quei problemini di controllo che si erano visti durante gli spring training non si sono visti sul mound della Casa dei Pirati, certo Hernandez deve trovare il giusto mix dei suoi lanci per non rischiare di far “vedere” troppo la sua fastball, pesante certo, ma che rischia di essere troppo appetibile per i battitori di potenza degli avversari. Bene in Gara 2 Ricardo Hernandez, partenza di sostanza e qualità, lo spagnolo ha confermato di essere un partente di sicuro affidamento. Con lui, per restare in tema dei nuovi arrivati, molto bene anche Willy Bergolla e Ray Sadler. L’interbase venezuelano ha messo in mostra sicurezza, solidità e classe nelle sue giocate difensive, dimostrando anche grande confidenza nel box di battuta, è suo il primo fuoricampo in IBL del Nettuno in questa stagione. Ci è piaciuto anche Ray Sadler, ha cercato di non strafare, cercando il contatto, prima della potenza. Segno di un giocatore di grande intelligenza, che non si è fatto prendere dalla voglia di dimostrare di essere un fuoricampista. Ha scelto la strada più saggia, quella di sfruttare questi primi turni in battuta in campionato per conoscere il baseball italiano, per “vedere” il livello e capire il nostro campionato. Siamo certi che presto arriveranno anche gli homer di Sadler, che comunque il suo braccio l’ha già messo in mostra, bruciando a casa base un corridore dei Pirati. In Gara 3 il Rimini ha avuto vita facile, è probabilmente la partita in cui la Danesi non ha mai impensierito seriamente Chiarini e compagni, complice il ritardo di condizione di Riccardo De Santis e di Carlos Richetti. Non sono certamente i due pitcher visti sabato sera a Rimini, devono trovare la condizione migliore. In generale sul rendimento dei lanciatori, che hanno chiuso il trittico con 5,76 di media PGL, pesa il confronto con quanto fatto nella scorsa stagione. Con Kelli Ramos dietro il piatto di casa, la Danesi Nettuno ha avuto dal suo monte di lancio il miglior rendimento delle ultime quattro stagioni, per non andare troppo indietro. Con questo arriviamo al punto critico emerso in questo avvio di stagione. Il catcher. Chris Crescenzi ha avuto un impatto difficile con la realtà di una squadra di vertice, probabilmente anche la pressione del confronto con il suo predecessore non sta facilitando l’inserimento di Crescenzi. Resta comunque il fatto che per quanto visto negli spring training, ed a Rimini (soprattutto nel box di battuta), non sembra che Crescenzi possa essere un ricevitore per una squadra che punti a vincere il campionato. Sicuramente crescerà, questo non vogliamo metterlo in dubbio, e sicuramente Crescenzi ha qualità che ancora non abbiamo visto. Ma ha bisogno di tempo, non è facile il passaggio dalla A Federale alla IBL, ed il punto è proprio questo. Il Nettuno ha il tempo per aspettare Chris Crescenzi? Una IBL così corta, permette ad una squadra che punta a vincere di aspettare la crescita di un suo giocatore che occupa una posizione così fondamentale per una squadra di baseball? Vero che siamo appena al primo turno, vero che l’italo-americano ha anche qualche acciacco fisico, ma questa riflessione credo che vada fatta sin da ora, perché aspettare troppo potrebbe essere un danno. Basta restare all’avversaria del primo turno di IBL per fare un esempio lampante. Nella scorsa stagione il problema del catcher ha assillato il Rimini dall’inizio alla fine, relegando la squadra riminese fuori dalla post-season. Vederla in campo con Angrisano a dirigere da casa base è tutta un’altra squadra. Pensarci quindi, subito, e considerare la possibilità di tornare sul mercato per cercare un ricevitore, oriundo o comunitario, che possa raccogliere l’eredità, pesante, lasciata dal grande Kelli Ramos.