Un ritorno che sicuramente farà contenti tutti i tifosi del Nettuno.
Stiamo parlando di Marco Costantini, lanciatore classe 1983, che ha esordito nella massima serie con la maglia verdeblu nel 2002 quando ancora si divideva tra il ruolo di lanciatore e di utility difensivo tanto che chiuse il campionato con due vittorie ed una sconfitta sul monte e la media di .216 nel box.
Diventato con gli anni uno dei punti di forza della rotazione, Marco ha dovuto superare nelle ultime stagioni vari problemi fisici e dopo la positiva parentesi dell’anno passato con l’Urbe Roma è pronto a tornare sulla collinetta dello “Steno Borghese”.
“Circa quattro mesi fa Ruggero mi disse se volevo tornare a far parte della squadra, ma per motivi di lavoro ed altre problematiche pensavo di rimanere a Roma. Poi risolte alcune faccende, con la nascita di mia figlia e la voglia di stare vicino a casa ho deciso di accettare la proposta di Bagialemani che ancora aveva l’intenzione di prendermi. Sono contento di essere di nuovo qui, alla fine è come se non me ne fossi mai andato perché conoscevo tutti, tranne Antonino Maiozzi che ho conosciuto pochi giorni fa al campo e mi ha fatto una buonissima impressione. Inoltre ci tengo molto a ringraziare l’Urbe e tutta la famiglia Carnevale. Ho passato davvero un anno splendido con il gruppo, ma anche con lo staff tecnico e la dirigenza. Peccato che la squadra abbia perso qualcuno dei suoi pezzi, perché la rosa dell’anno scorso poteva fare un buon campionato di Ibl 1”.
Nettuno è sinonimo di scudetto.
“Che giochino tutti stranieri o giovani nettunesi, l’obiettivo per chi indossa questa maglia è solamente uno, vincere il tricolore. Purtroppo ci sono andato spesso vicino arrivando al massimo al secondo posto e prima di chiudere la mia carriera vorrei levarmi questa soddisfazione”.
Il pitcher nettunese ci rassicura sulle sue condizioni e spera di essere pronto nel giro di qualche settimana.
“Ho fatto pochi allenamenti veri sul campo, ma i miei problemi alla schiena riesco a gestirli molto bene con l’aiuto di alcuni esercizi specifici, infatti l’anno scorso a Roma non ho saltato neanche una partita per problemi fisici. Non pretendo di giocare, sono a disposizione del manager, ma non mi sento inferiore a nessuno e darò il massimo, poi ovviamente sarà il campo a parlare. In questi giorni ho parlato con Scerrato e l’obiettivo è di tirare almeno un paio di inning nelle amichevoli con il Regensburg”.