Una battaglia! Una partita intensa, ci sono voluti 12 inning per decidere la prima partita delle Italian Baseball Series. Dopo che i Titano Bombers avevano messo in grande difficoltà il Nettuno, andando sul 7-0 dopo appena tre inning di gioco, con Bagialemani costretto a far scendere Kris Wilson dopo appena 2.1 di gara. Ha saputo rialzare la testa il Nettuno, ha lottato, non si è mai dato per battuto. Iniziando la finale scudetto nello stesso modo in cui aveva chiuso il girone di semifinale. Vincendo! Togliendo alla squadra di Bindi il respiro, inning dopo inning. Strappandogli dalle mani una vittoria che Duran e compagni pensavano di avere già in tasca. Ancora una volta la firma sul successo è quella dell’uomo della provvidenza, quel Fernando Gutierrez che è ormai diventato un lanciatore di fondamentale importanza nel bullpen di Ruggero Bagialemani. La Danesi ha vinto nel modo in cui nessuno si aspettava, battendo, ben 16 valide. Come a dire…..quando il gioco si fa duro….i duri iniziano a giocare! Ed il San Marino, come suo solito, aveva messo la partita proprio sulla dura battaglia. Rispondendo di forza, con due doppi e due punti, al fuoricampo di Olmo Rosario da tre punti che apriva nel quinto inning la grande rimonta del Nettuno. Manager Bindi confermava le indicazioni della vigilia e mandava sulla collinetta Thiago Da Silva come partente, rinunciando almeno in partenza a Vincente Bonilla. Secondo inning di gioco con Kris Wilson che aveva subito il difficile impatto contro il lineup di Bindi. Base per ball a Jairo Ramos e singolo di Vasquez, dopo l’eliminazione di Chapelli, su una rimbalzante di Avagnina c’era l’errore di Rosario che permetteva a Ramos di sbloccare la partita. Wilson perdeva il suo proverbiale controllo e prima Francesco Imperiali lo toccava con un singolo a sinistra per il 2-0, poi colpiva consecutivamente Albanese e Granato per il punto forzato del San Marino. Con il sacrificio di Pantaleoni il parziale andava sul 4-0. Avvio di partita con un Wilson che non ti aspetti e situazione in salita per la squadra di Bagialemani. L’inning seguente il parziale diventava ancora più pesante con altri tre punti dei Titano Bombers su un Wilson che era costretto ad uscire. Singoli di jairo Ramos e Chapelli, doppio di Avagnina con due RBI che metteva fine alla gara dell’americano della Danesi. Lo rilevava Remigio Leal che veniva subito toccato dal singolo di Francesco Imperiali, sulla seguente battuta in diamante di Albanese si andava sul 7-0. Risultato che poteva tagliare le gambe e lasciare il segno sul morale del Nettuno, visto anche che Da Silva per quattro inning concedeva solo due valide e due basi per ball all’attacco del Nettuno. Quinto inning, iniziava la rimonta nettunese. Singoli di Imperiali e Retrosi, con due eliminati, SuperOlmo esplodeva tutta la sua potenza su un lancio rimasto alto di Da Silva, era un fuoricampo da tre punti che scuoteva il Nettuno. Al cambio di campo, da squadra di razza, il San Marino rispondeva subito. Singolo di Vasquez, doppio di Chapelli e doppio di Imperiali, due punti segnati e T&A avanti 9-3, con Bagialemani che toglieva dalla partita anche Leal chiamando dal bullpen il mancino Carlos Pezzullo che chiudeva l’attacco dei padroni di casa. Sesto inning, Bindi decideva per il cambio sul monte di lancio con Darwin Cubillan che rilevava Da Silva. Il rilievo era disastroso e subiva il big inning del Nettuno che con sei punti a casa riapriva di fatto la partita. A cambiare le sorti della gara era un bellissimo triplo di Ennio Retrosi che batteva tre punti a casa e segnava lui stesso il punto del 9-9 sul singolo di Olmo Rosario. Per Cubillan 33 lanci per effettuare solo due out, e Bindi era costretto a chiamare Palanzo dal bull pen per chiudere il big-inning del Nettuno. Battaglia, vera, intensa e bella da vedere perché i Titano Bombers reagivano subito, tornando di nuovo in vantaggio nel sesto attacco, con due valide, di Ramos e Vasquez, approfittando di un errore difensivo di Retrosi. Ancora pareggio al settimo. Base per ball a Sparagna e singolo di Imperiali, a quel punto Bindi giocava la carta Bonilla. Il pitcher di San Salvador veniva colpito immediatamente dal gran doppio di Paolino Ambrosino per il 10-10. Anche Bagialemani cambiava, affidandosi a Josè Escalona e da quel momento iniziava una nuova partita, quella che comandavano dalla collinetta Escalona e Bonilla. In parità si arrivava fino al nono inning, con i padroni di casa che aprivano il loro ultimo attacco con un doppio di Chapelli. Il sacrificio di Avagnina portava il corridore in terza con un solo eliminato. Il Nettuno si teneva in vita con la sua difesa, ed era una gran presa al volo di Mirco Caradonna a togliere la valida a Francesco Imperiali che poteva essere quella decisiva. La seguente assistenza di Mazzanti per l’eliminazione di Albanese portava la partita agli extrainning. Ora la situazione era quella più congeniale al Nettuno, gara stretta e possibilità di esprimere sulle basi il gioco che Bagialemani predilige. L’occasione arrivava all’undicesimo attacco. Kelli Ramos era salvo in prima su errore di Vasquez. Il sacrificio di Sparagna ed il singolo di uno strepitoso Renato Imperiali, 4 su 6 nel box di battuta, portavano Ramos in terza con un solo eliminato. Situazione da squeeze play che prontamente Bagialemani chiamava dal dugout. Ambrosino però falliva il bunt e per Albanese era facile eliminare Ramos sulla corsa verso casa base. Nel Nettuno usciva Escalona, grandissimo il suo rilievo, rilevato da Fernando Gutierrez. Dodicesimo attacco del Nettuno. Un errore di Vasquez lasciava Caradonna salvo in prima, puntuale il sacrificio di Retrosi, che portava il leadoff nettunese in seconda. Dopo la base per ball a Rosario, ottimo anche lui con 3 su 5 e 4RBI, era Giuseppe Mazzanti, questa volta decisivo, a piazzare la valida al momento giusto per il vantaggio del Nettuno. Usciva Bonilla rilevato da Martignoni, ed il singolo di juan Camilo batteva a casa il punto del 12-10. San Marino mai domo, tentava il disperato recupero. Carlos Duran apriva il dodicesimo attacco con un singolo, dopo il K a Jairo Ramos, era Willy Vasquez a battere un doppio per il punto del 12-11. Laidel Chapelli era il secondo fuori su una presa al volo di Retrosi. Con il punto del pareggio sul cuscino di seconda, Fernando Gutierrez chiudeva la partita su Avagnina che era il ventisettesimo out della difesa nettunese. Lo spagnolo metteva così la sua firma sulla prima vittoria del Nettuno nella serie scudetto. Una rimonta fantastica, che ancora una volta ha dimostrato che questo Nettuno può riuscire in qualsiasi impresa, come quella di questa sera, ottenendo una vittoria in rimonta su un San Marino solido e come al solito incisivo in attacco. Certo che se il Nettuno vince anche in questo modo, ritrovando potenza e continuità nel box di battuta, per la superfavorita squadra di Bindi la serie si preannuncia molto più difficile di quanto pronosticato alla vigilia. Il pubblico nettunese, merita un grande applauso. Ha seguito numeroso la squadra a San Marino, ha tifato, ha sostenuto la squadra per tutta la partita, anche nei momenti più difficili quando il San Marino era avanti e per la Danesi sembrava essere una serata storta. Erano in tanti e di più se ne prevedono per domani, per gara2 che già rappresenta per i padroni di casa una gara cruciale. Granados contro Richetti. Il San Marino da oggi è avvisato, questo Nettuno vuole ancora stupire.