Miracolo a Nettuno, i ragazzini terribili di Bagialemani non mollano mai. Mai darli per spacciati. La formazione ospite domina in un primo momento, poi vengono fuori le grandi lacune nel suo bullpen e subisce la rimonta del Nettuno che passa dal subire un 7-0 a vincere per 11-7!
Li su quel campo si è visto il vecchio cuore verdeazzurro. Il cuore di un grande gruppo, il cuore di una Città. Si, di una Città, perchè oggi in campo non si sono visti solo nove leoni, se ne sono visti almeno 5000. Il pubblico ha giocato con la squadra, era li, in campo, un pubblico vivo, che neanche quando sembrava di stare con l’acqua alla gola ha mollato di un solo centimetro. Con cattiveria, grinta e passione è arrivato il risultato che vale il 3-2 nelle Italian Baseball Series e la firma è quella di Massimiliano Masin, un veterano, un trascinatore, il leader di questo gruppo, un esempio per tutti, lo specchio di una Città e della sua gente.
I nettunesi, gente rude, di poche parole e molti fatti, gente che non bada all’etichetta ma alla sostanza, gente indignata dalle ingiustizie, gente che si incazza, che lotta, che insulta e che applaude. Gente che gioisce insieme alla sua squadra quando questa vince contro tutto e contro tutti, anche quando un arbitro comincia a far regali agli avversari.
Una vittoria di sangue e sudore quella di questa storica gara5 nella notte dello Steno Borghese, una partita che riporta Nettuno ad un passo dal sogno tricolore.
Notte di festa questa, una notte che regala sogni gloriosi ai tanti amanti di questa vecchia bandiera verdeazzurra.
Parte Richetti “El Toro” per la formazione nettunese che vede Imperiali impegnato come DH con Camilo al suo posto sul sacchetto di prima base.
San Marino parte subito forte, segna il primo punto nella prima ripresa con Richetti che subisce subito duri colpi dall’attacco sammarinese: primo lancio prima valida di Granato con Chapelli che con 2 out porta a casa il punto con un bel singolo al centro.
Ivan Granados sul monte per San Marino e attacco nettunese che non riesce a rispondere nella maniera efficace ai suoi lanci. È infatti San Marino che allunga al terzo inning, con tre valide consecutive di Ramos, Chapelli ed Avagnina. Poi comincia lo show dell’arbitro capo Bastianello che manda in base su ball Francesco Imperiali quando Richetti lo aveva lasciato al piatto con due lanci chiaramente nella zona dello strike, Albanese tocca un doppio che porta il tabellone a segnare il provvisorio 4-0, Granato colpisce e manda la pallina ben al di fuori della recinzione per il 7-0. El Toro carica, Richetti è fuori di se come tutto il Borghese, Bastianello ha regalato almeno quattro punti all’attacco avversario in una partita di Finale. Sembrava quasi di rivedere un nono inning di 12 anni fa a Rimini! La carica di Richetti viene arginata da quattro compagni di squadra che lo trascinano via di peso dal campo dopo l’espulsione. Il Borghese non crede ai suoi occhi e sugli spalti succede di tutto! Intanto il pubblico si avvicina alla sala dove viene commentata la partita in onda su RaiSport: non gli hanno perdonato alcuni commenti e lo fanno capire chiaramente ai telecronisti, la situazione si scalda quando dalla sala arrivano dei gesti che poco onore fanno alla professionalità dei commentatori, arriva la Security e riporta la situazione alla normalità. Condannabile l’epilogo della serata quando qualcuno è riuscito ad entrare in sala stampa ed a tirare una busta piena d’acqua ai telecronisti RAI, rovinando anche l’attrezzatura presente in sala stampa. Episodio questo che avremmo preferito risparmiarci.
Sale in cattedra Masin, e dal monte domina lo spettacolo senza concedere nulla più dell’essenziale ad un San Marino che non sa minimamente come interpretare i suoi lanci.
Quarto attacco nettunese: Retrosi apre con una valida interna, poi D’Auria da luce verde alla corsa fino a casa base sul doppio di Camilo, Retrosi però viene eliminato dalla difesa sammarinese prima di segnare il punto. Due basi ball a Mazzanti e Rosario e Ramos batte su Pantaleoni che però sbaglia assistenza ed arrivano due punti. Il doppio di Imperiali chiude l’inning sul 7-3.
Nel quinto Nettuno mette le ali: due singoli di Caradonna e Retrosi, doppio con un RBI di Camilo quando Martignoni rileva Granados. Mazzanti “battezza” il pitcher con un singolo dietro la terza base per il momentaneo 7-5 ed una ingenuità di Avagnina che elimina al volo in foul Rosario fa entrare il punto del 7-6. Colpito Sanna, Martignoni da quattro ball ad Imperiali poi ancora altri quattro ball che valgono il punto forzato del pareggio su Ambrosino. Martignoni scende dal monte per Staehely che fa solo quattro lanci (tutti ball) prima di essere sostituito. Il punteggio è di 7-8 a favore di Nettuno. Avvento entra in gioco e riesce a chiudere un inning da incubo per i titani.
Caradonna la spara lunghissima e la manda fuori nella settima ripresa per il 7-9 nettunese, ma il Nettuno non è ancora sazio.
Masin ormai ha dato tutto e nell’ottavo inning lascia il posto a Pezzullo dopo 5 riprese lanciate e 3 valide subite dall’attacco più pericoloso d’Italia. Pezzullo con una base ball carica i sacchetti con due out. Scerrato interviene ed è il momento di Leal che chiude l’inning sventando un serio pericolo per la rimonta nettunese.
Sempre nell’ottava ripresa termina la partita di Avvento che apre concedendo la base a Camilo. Singolo di Mazzanti su un lancio di Palanzo e bunt di Rosario che porta due corridori in posizione punto con un solo out. Volata di sacrificio di Sanna e singolo con RBI di Imperiali per il definitivo 7-11.
Nettuno, nella peggiore delle ipotesi, ipoteca Gara7, la serie si sposta a San Marino, in quella che diventerà una piccola succursale dello Steno Borghese. Il grande pubblico nettunese a cui il manager Bagialemani dedica la vittoria non si farà cogliere impreparato dalla sfida e risponderà alla chiamata della sua squadra seguendola anche in terra straniera.
Tutto rimandato a venerdì 9 settembre quindi, intanto questa notte a Nettuno si assapora quella sensazione unica, il sapore di una vittoria, in una notte dominata dalle nove stelle di questo Nettuno!