Botta e risposta a distanza tra il manager del Nettuno Ruggero Bagialemani ed il presidente federale Riccardo Fraccari. Quanto detto dal numero uno della Fibs ha scatenato la risposta di Bagialemani che in questi giorni è in vacanza con la famiglia alle Seychelles, dall’arcipelago dell’Oceano Indiano, arrivano le dichiarazioni del “Pantera” che ha precisato che il suo non è stato un attacco personale verso Fraccari.
“Sono molto dispiaciuto e offeso per le parole del Presidente – ha così esordito Bagialemani – il mio non era un attacco personale a lui,comunque ne prendo atto e rispondo. Superficiale e’ secondo me la parola più offensiva che una persona potesse rivolgermi,non lo sono mai stato,ho sempre rischiato in prima persona per tutto quello che ho fatto in vita mia,sia nello sport che nella vita stessa, ho sempre messo la mia faccia davanti senza tirarmi mai indietro, da giocatore come da Manager, oltretutto vorrei ricordare al Presidente il mio passato dove ho vinto tutto quello che c’era da vincere e per 18 lunghi anni ho difeso con onore la maglia della Nazionale Italiana; ne sono stato per 10 anni il Capitano essendo l’atleta che più di tutti ha vinto con la maglia azzurra nella storia del baseball Italiano. Non ho mai cambiato maglia di fronte a offerte da capogiro perché ho sempre creduto in quello che facevo,da Manager la stessa cosa,sono andato via da solo quando pensavo che il problema del Nettuno fossi io e non avrei mai fatto niente contro la squadra per la quale avevo lottato per un intera vita, sono stato un anno fuori e poi sono stato chiamato a dirigere il Grosseto, dopo un anno sono stato richiamato dalla mia società di sempre e ho messo in atto le mie idee lanciando molti giovani come già mi era capitato di fare nel corso della mia breve carriera da manager. Quindi superficiale sarà qualcun altro non certo io, la mia era soltanto una critica per cercare di migliorare lo stato delle cose nel baseball attuale, più di chi gli sta vicino e forse lo porta a fare certe scelte che non fanno il bene del nostro sport, se poi il Presidente continua a dire che le cose vanno bene e non ci sono problemi allora non si vuol proprio vedere in faccia la realtà”.
Ancora una volta il nodo della questione sono gli oriundi:” Non e’ vero ciò che dice Fraccari riguardo gli oriundi, basta mettere una regola e fare una sanatoria fino a oggi, altrimenti ci troveremo tra qualche anno con soli giocatori stranieri nel nostro campionato con passaporto Italiano. Basta imporre che si diventa ASI se si arriva in Italia prima dei 18 anni, allora posso essere d’accordo. Riguardo lo status dei comunitari, dove Fraccari non ha risposto, noi siamo soggetti a ricatti , perché ogni anno sono liberi e giocano al rialzo, invece basterebbe mettere la regola che una volta firmato un contratto lo si vincola per 3 anni, come un oriundo, in questo modo per 3 anni non si può attuare lo svincolo,penso di essere stato chiaro”.
Fraccari, nell’intervista rilasciata ad InLiberaUscita, ha espressamente detto che è un falso il fatto relativo all’esclusione di Laidel Chapelli nella gara contro Cuba ai mondiali:”Questa è la nota ancora più dolente in quanto il Presidente mi ha dato del bugiardo, cosa che non sono e non lo sono mai stato, ho sempre parlato in faccia e per questo molte volte risulto antipatico. Chapelli non ha giocato contro Cuba perche i Cubani non hanno voluto e questa e’ la verita’ – ha ribadito Bagialemani – noi non siamo liberi di far giocare chi vogliamo perché un cubano di passaporto Italiano o Spagnolo o Tedesco non potrà mai giocare contro Cuba perché loro non vogliono anche se usciti regolarmente come Leal, Hernandez e altri della nazionale spagnola o Marquez della nazionale tedesca. Possono giocare contro tutti ma non contro Cuba, provate a chiedere a Mauro Mazzotti, attuale Commissario Tecnico della Nazionale Spagnola, poi vedrete chi e’ il bugiardo. Per questo avevo detto che era meglio portare Retrosi o De Simone o altri ragazzi, non ho niente contro Chapelli che per me e’ un grande giocatore ma non e’ Italiano, tutto qui,la maglia azzurra deve essere qualcosa di magico qualcosa che ti fa sognare e raddoppiare le forze in campo,qualcosa di assoluto dove chi la indossa sente l’amore per il proprio paese e per la propria bandiera che si emoziona nel sentire l’Inno di Mameli , provare brividi ecco ciò che penso io ed e’ poi quello che mi hanno insegnato. Mi dispiace molto aver dovuto dire queste cose ma non posso permettere a nessuno di darmi del falso e del superficiale in un intervista pubblica dove tutti hanno accesso,questo e’ stato un attacco personale verso la mia persona,adesso so il pensiero del Presidente nei miei confronti e mi comporterò di conseguenza”.
Nell’intervista del Presidente viene tirata in ballo anche la società del Nettuno, queste le parole di Bagialemani in merito:” Ho lasciato per ultimo il discorso Societario perché a me personalmente non risulta quanto detto dal Presidente. Ho parlato con De Carolis prima di partire per le vacanze e lui mi ha assicurato che avrebbe chiesto la riduzione a 3 o addirittura a 2 stranieri,o quantomeno equiparare lo straniero al comunitario perché risultava umiliante per un atleta di valore che dovrebbe rinforzare la squadra lasciarlo in panchina per regola e non per scelta Tecnica. Con questo saluto tutti i lettori, ho voluto soltanto chiarire alcune cose di quanto dichiarato su di me per il resto ognuno può trarre le proprie conclusioni,sperando che un giorno si arrivi a disputare un campionato Italiano a 14 squadre o più come la Serie A Federale dove li e’ espresso il vero valore del baseball Italiano e dove i ragazzi avrebbero la possibilità di giocare in IBL potendo migliorarsi e fare il salto di qualità. Questo e’ soltanto il mio pensiero, non sono colui che ha la soluzione a tutti i problemi però sono una persona che ha dato la vita per questo sport e continua ad amarlo, cercando di migliorarlo in tutto, lavorando duro quasi tutti i giorni sul campo mettendo a disposizione di tutti i ragazzi la mia esperienza e tutto quello che ho da insegnare a loro”.
Un lungo sfogo di Bagialemani evidentemente colpito dalla reazione di Fraccari. Per tutti gli appassionati del baseball italiano, la speranza è che su tutti questi temi ci sia un vero e proprio confronto aperto. Perché è chiaro che gli argomenti toccati da questa diatriba tra Bagialemani e Fraccari riguardano il futuro del baseball italiano. Allora che ben vengano confronti e diversi punti di vista su quegli argomenti che possono cambiare e migliorare il movimento del batti e corri in Italia, il tutto però deve avvenire nel rispetto dei ruoli e nelle sedi appropriate.