Secondo stop consecutivo per l’Anziolavinio di mister Lanza. Dopo la pesante sconfitta di Arzachena, gli anziati vengono superati al “Bruschini” dalla Cynthia per 3 – 1.
Degno di nota lo spettacolo delle due tifoserie legate da un lungo e consolidato gemellaggio.
La gara si sblocca dopo 11’ con l’eurogol di Michele Gallaccio, bolide di sinistro dal limite che supera l’incolpevole Boccolini. Al 14’ Rizzaro si fa trovare pronto sul colpo di testa di De Angelis. L’Anziolavinio al 22’ e al 37’ spreca con Amassoka due occasioni per raddoppiare. I genzanesi alzano la testa e prima del riposo, nel giro di cinque minuti ribaltano il risultato. Al 39’ sugli sviluppi di un corner dopo un batti e ribatti la palla arriva sui piedi di De Angelis che dall’area piccola supera Rizzaro. Il vantaggio genzanese lo firma sempre De Angelis che con un bel destro al volo su cross di Miccichè mette in rete.
La ripresa si apre, al 5’, con un destro di Giannone che sfiora la traversa. Due minuti il direttore di gara concede un rigore alla Cynthia per un fallo di mano di capitan Guida. Dal dischetto Mammetti batte Rizzaro. L’Anziolavinio non ci sta e si getta in avanti, crea diverse occasioni ma spreca molto. Al 10’ è la traversa a negare la gioia del gol a Fioravanti che aveva calciato una punizione magistrale. Al 17’ il neo entrato Di Stefano si accentra e dal limite fa partire un destro che viene parato da Boccolini. Al 23’ contropiede della Cynthia con Miccichè che arrivato in area calcia a lato. Tra il 25’ e il 29’ Amassoka ha due buone occasioni per raddrizzare l’incontro ma sulla prima sul cross di Di Stefano di testa non trova lo specchio mentre sulla seconda nell’area piccola non riesce a ribadire in rete sul traversone di Giannone. Al 34’ ci prova capitan Guida ma il suo destro dal limite viene bloccato a terra da Boccolini. Ancora Anziolavinio al 38’ quando sulla punizione di Giannone arriva la deviazione di testa di Gallaccio ma la palla termina alta. Al 40’ si riaffaccia in avanti la Cynthia con il neo entrato Cristin ma il suo diagonale di destro termina alto. Al 45’ botta di Fioravanti da 40 metri e Boccolini alza in corner. L’ultima azione della partita arriva al 48’, sul cross di Trippa dalla trequarti colpo di testa di Gallaccio e palla sulla traversa.
Anziolavinio: Rizzaro, Girometta, Serone (9’st Di Stefano), Giannone, Pannozzo, Fioravanti, Cardoni, Guida, Gallaccio, Amassoka, Trippa. A disp. Pinti, Succi, Vanzari, Pessia, Canella, Cinelli. All. Lanza.
Cynthia: Boccolini, Sablone (44’st Rossi), Ramdane, Pesoli, Caputi, Casciotti, De Angelis T., Bacchiocchi (33’st Cammarota), De Angelis M., Mammetti (36’st Cristin), Miccichè. A disp. Cimini, Talevi, Franceschi, Romagioli. All. Scarfini.
Arbitro: sig. Di Riberto di Nocera Inferiore (La Grotta di Moliterno e Sapienza di Potenza).
Reti: 11’pt Gallaccio, 39’pt e 44’pt De Angelis M., 8’st Mammetti.
Note: ammoniti Giannone, Guida, Cardoni, Ramdane, Pesoli, Miccichè.
Il PAGELLONE, di Ciro Del Vecchio:
Rizzaro 6: Incolpevole sul secondo e terzo gol, forse poteva far qualcosa di più nell’occasione del pareggio. Bello il riflesso all’ 11’ su colpo di testa ravvicinato di Caputi.
Serone 5: Soffre terribilmente Miccichè, non riesce mai a prendergli il tempo , ed è proprio dalla sua parte che arrivano i pericoli maggiori.
(dal 9’) Di Stefano 6: Prova a sfondare sulla destra, tuttavia senza trovare lo spunto giusto. Generoso.
Girometta 6: Riproposto ancora terzino destro, salta l’uomo con facilità e crea superiorità numerica, qualche errore nel passaggio finale. Il meno colpevole dei suoi compagni di reparto.
Fioravanti 5,5: Se fosse un attaccante meriterebbe la sufficienza piena. Dai suoi piedi partono due splendide conclusioni: a 9’ è l’incrocio dei pali a dire no a una gran punizione a giro, mentre al 40’ è Boccolini ad opporsi ad una sua fiondata dai 40 metri. Tuttavia Fioravanti di mestiere fa il difensore, ed è da un suo rinvio svirgolato che parte l’azione del pareggio genzanese, ed è per questo che è insufficiente.
Pannozzo 5: Ha il compito di marcare De Angelis, ma De Angelis sembra un panzer e Pannozzo ne è travolto. Va in affanno e pecca anche in appoggio. Al 61’ sbaglia un facile passaggio,Miccichè intercetta e si invola verso Rizzaro. Solo l’imprecisione del numero 11 genzanese evita il quarto gol.
Guida 4,5: Da un giocatore esperto come lui ci si aspetta il colpo della rimonta non quello dell’affossamento. Il fallo di mano,al 3’ del st, da cui scaturisce il calcio di rigore per il Genzano è imperdonabile, un ‘amnesia che compromette l’intera partita. Da quel momento esce anche mentalmente dal match….
Giannone 6,5: Uno dei pochi a salvarsi, non perde mai la calma, contrasta e rilancia sempre, apprezzabili i suoi lunghi e precisi cambi di gioco. Ma la carretta non la può tirar da solo…… Imprescindibile
Trippa 6: Meglio da terzino sinistro al posto di Serone che da mezzo sinistro di centrocampo. Nel secondo tempo prova a proporsi con continuità, lotta su ogni pallone che arriva dalle sue parti. Infaticabile.
Cardoni 5,5: Parte bene sulla destra poi la sua iniziativa si spegne poco a poco nell’arco dei 90’. Per la classe di cui è dotato deve prendersi qualche responsabilità in più.
Gallaccio 6.5: La sua conclusione al volo di sinistro, dal limite, che si insacca sotto l’incrocio vale da sola il prezzo del biglietto, colpo di categoria decisamente superiore. Sul suo personale tabellino anche un colpo di testa di poco alto e uno che si stampa sulla traversa proprio allo scadere. Il più informa del reparto d’attacco.
Amassokà 5: Sbaglia tanto, troppo. Nel primo tempo ha due chiare occasioni per chiudere il match ma prima tira alto da pochi passi su invito di Cardoni , poi colpisce debolmente di testa su cross di Girometta.Nel secondo tempo la musica non cambia, altre due nitide occasioni da gol, altri due clamorosi errori . L’attaccante camerunense forse paga il lungo periodo di assenza dai campi da gioco, è solo alla sua terza partita quest’anno, ma questa non può essere un’attenuante alla sua prestazione. Delle tante occasioni avute almeno una doveva concretizzarla.
Mr.Lanza 6: Non ci sentiamo di mettere sotto accusa l’allenatore, che nonostante le difficoltà sta comunque provando a dare un gioco alla squadra che di occasioni per far sua la partita ne ha avute molte.
Il calo di concentrazione, la poca concretezza sotto porta (specie di Amassoka) e un pizzico di sfortuna (due legni colpiti) hanno confezionato un’inaspettata sconfitta interna.