Alessio Romagnoli, il nettunese nato ad Anzio il 12 gennaio del 1995. Difensore centrale dell’As Roma, molte le presenze nel campionato Primavera e quello Allievi Nazionali, fino ad arrivare in Prima Squadra. Uno dei pochi ragazzi del 95 che gioca con una certa regolarità assieme ai più grandi e a livelli più che apprezzabili. Tra Totti e Romagnoli c’è una storia giallorossa in mezzo, ora Alessio gioca con Francesco Totti, lui giovanissimo in crescita, l’altro più grande, il maestro, ora colleghi. Di Alessio si è innamorato Sabatini vendendolo giocare, sotto età, nella Primavera. Il DS della Roma lo ha consegnato immediatamente a Zeman, al quale non è affatto dispiaciuto, anzi. Alto, senso della posizione, mancino, spiccata personalità e non ancora diciottenne. Al termine del suo esordio da professionista, nella sfida Roma-Atalanta di Coppa Italia, Alessio Romagnoli ha dichiarato a Roma Channel: “All’inizio ero molto emozionato, poi è passato tutto. Devo ringraziare particolarmente Burdisso che mi ha aiutato molto, ma anche gli altri mi hanno dato una mano. Aspettavo da tempo questo momento, sono stato bravo a farmi trovare pronto. Cerco di imparare da tutti rubando con gli occhi: da Burdisso le indicazioni che dà in campo, da Castan il senso della posizione e la gestione della palla. Piano piano il nostro gioco sta nascendo e si vedono i risultati. Una dedica? Alla mia famiglia e ai miei amici”. I Romagnoli, i parenti della sua grande famiglia di Nettuno, lo sostengono da quando giocava nei pulcini. Tutti in città sperano che Alessio possa continuare quella tradizione che vede Nettuno come vivaio della formazione della capitale. Speriamo che il nuovo tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli utilizzi al meglio il giovane talento.