C’è una bella differenza tra l’essere una città di baseball ed essere “La Città del Baseball”. Di città in cui si gioca ce ne sono tante, non abbastanza, ma comunque tante. Di Città del Baseball ce ne sta solo una al mondo.
Per spiegare ciò che intendo dire mi affido alle parole di Kris Wilson di qualche settimana fa:”L’atmosfera che si respira oggi non l’ho respirata neanche quando giocavo con gli Yankees”, e ho detto tutto!
Nettuno è la Città del Baseball perchè deve molto a questo sport, ha portato il nome della Città nel mondo, ha fatto grande questo posto, ha fatto si che a Nettuno nascessero i più grandi giocatori d’Italia, i campioni imbattibili degli anni ’50, i grandissimi degli anni ’60 e ’70; negli anni ’80 anche se non si vinsero Scudetti, ci furono campioni che sono rimasti nella storia di questo sport… ed erano di Nettuno! Poi i gloriosi anni ’90 ed ora eccoci qui!
Sono passati sessant’anni da allora, il Nettuno è cambiato: sono cambiati allenatori, dirigenti, giocatori… una sola cosa è rimasta immutata nel tempo: i tifosi.
Proprio i tifosi sono la spina dorsale di questa squadra, sono loro che la distingono da tutte le altre, sono loro che la fanno grande, Voi fate di Nettuno la Città del Baseball.
Essere nettunesi è un onore, in tutta Italia saremo sempre riconosciuti, rispettati ed anche invidiati per il nostro Nettuno, per la sua storia, per i suoi tricolori, per i suoi uomini e soprattutto per i valori che Nettuno rappresenta: il valore della tenacia in primis e questo i nostri ragazzi lo stanno dimostrando.
Essere nettunesi, oltre ad essere un onore, va inteso come un onere. Nettuno ed i suoi cittadini devono molto a quei 9 che di volta in volta scendono in campo ed è preciso dovere di chiunque si reputi realmente nettunese essere lì con loro, nella gloria e nella sconfitta, sull’erba o nella terra rossa, nella buona o nella cattiva sorte. Essere tifosi di questa squadra è come essere legati in matrimonio… e non voler mai divorziare!
Giovedì, venerdì e sabato, nell’arena del Borghese vanno in campo i leoni di Nettuno. Giovedì, venerdì e sabato combatteranno per riportare a casa ciò che è nostro di diritto: l’essere Campioni.
Il mio appello a tutti i tifosi ed a tutti i nettunesi è uno solo: giovedì, venerdì e sabato, comunque vada, facciamo sentire all’Italia il ruggito del Borghese per ripetere ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che solo noi siamo la Città del Baseball.