Il Paradiso sul Mare di Anzio protagonista di una tesi di laurea discussa a Roma, alla Sapienza, Facoltà di Ingegneria-Architettura.
E’ la neo-laureata ingegnere Alessandra Madler l’autrice della tesi di laurea sul Paradiso sul Mare, di cui una copia è stata consegnata all’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Laura Nolfi.
L’ingegnere Madler, a Villa Corsini Sarsina, ha presentato il suo lavoro, al Sindaco Luciano Bruschini e all’Assessore Nolfi, come contributo per una perla del patrimonio architettonico di Anzio.
Di seguito una sintesi della tesi
La rinascita del Paradiso sul mare
La mia tesi di laurea in Progetti per il Risanamento e la Ristrutturazione edilizia presso la facoltà di Ingegneria Edile-Architettura della Sapienza è consistita nello studio per il Recupero di una struttura molto significativa della città di Anzio: il Paradiso sul Mare.
Le ragioni che mi hanno portato alla scelta di questo edificio sono legate al fatto di frequentare da sempreAnzio nel periodo estivo e in particolare la spiaggia di Levante. Essendo un edificio che ha un forte impatto dalla spiaggia, fin da bambina mi sono trovata a fantasticare su questa architettura così bella ma inaccessibile.
Circa due anni fa quindi ho interpellato gli uffici comunali della città che mi hanno messo in contatto con l’arch. Cesare Puccillo che subito si è mosso per aiutarmi; pochi giorni dopo infatti abbiamo fatto un primo sopralluogo nel Salone Pompeiano e nelle Grotte, a cui è seguito uno nella parte superiore dell’edificio.
Contemporaneamente ho iniziato anche la ricerca storica sull’edificio a partire dal Fondo Bazzani dell’archivio di Terni, dove sono conservati alcuni disegni originali dell’edificio, e poi attraverso i libri dell’arch. Puccillo, di A.Cecchini, di A.Sciolari. Fin da subito mi sono resa conto che pur essendo un edificio imponente, opera di un famoso architetto del secolo scorso, Cesare Bazzani, in realtà la bibliografia che lo riguarda è molto limitata come pure gli studi specifici su di esso.
Poco note, in quanto non documentate, sono inoltre le modifiche fatte dall’Istituto alberghiero nel tempo, deducibili unicamente dallo studio delle piante e dalle fotografie contenute nel libro “Il mio Paradiso” di Giuseppe Polli.
Interessante è stato lo studio della simbologia presente nell’edificio. Come rileva nel libro i “Profumi e i colori della villeggiatura elegante”C. Puccillo, il Paradiso sul Mare è un’architettura eclettica nella quale si possono scorgere echi di importanti edifici romani, primo fra tutti il Pantheon. All’interno dell’edificio si possono riscontrare simbologie leggibilisia in chiave massonica (in quanto è nota l’appartenenza del Bazzani alla massoneria) sia secondo la narrazione del mito delle 4 età del mondo che si rispecchiano nell’impostazione ascendente dell’edificio dalle grotte, scavate nel macco a livello della spiaggia, fino alla parte cilindrica superiore.
1.La Rosa presente nella copertura della prima Sala da Gioco “…simbolo di finalità, di raggiungimento assoluto e di perfezione che racchiude in se qualcosa di sacro, anche quando le sue spine testimoniano quanto siano vicini il cielo e il calvario, il piacere e il dolore…” (J.E. Cirlot Dizionario dei simboli, 1985).
2. La Stella a Otto Punte presente nei cancelli di accesso allude a quella a Nove punte simboleggiante“l’azione nei tre mondi: materiale, psichico e divino” (J.Boucher, La Simbologia Massonica). Venne probabilmente occultata in seguito alla congiura antimassonica ordita da Mussolini nel 1923.
3. Le croci celtiche e le svastiche antichericorrenti nei pavimenti delle terrazze, secondo alcune credenze pagane simboleggiano il movimento rotatorio del Sole e rimandano quindi al ciclo vitale della natura e dell’uomo.
Conclusa la fase di studio, è iniziata quella ben più complessa di progettazione, in quanto era necessario trovare delle funzioni che “rispettassero gli elementi formali dell’edificio”, secondo il quadro normativo, ma allo stesso tempo fossero in grado di reinserire attivamente il Paradiso nel circuito economico della città.
Considerando la vocazione turistico-culturale della città di Anzio, dopo aver effettuato le analisi sulle risorse e sull’offerta presente nel territorio e aver studiato i differenti flussi di persone nel periodo invernale ed estivo,la proposta progettuale che ne è scaturita è stata un mix funzionale che unisse una componente enogastronomica di qualità a una componente culturale, nell’ultimo edificio storico della città di Anzio ancora da recuperare.
L’edificio è pensato come un Centro Multifunzionale con 4 piani che offrono diverse attività legate al cibo e alla cucina, in qualche modo rivisitando l’originario trinomio di Giuseppe Polli “turismo-casinò-moda” nel più attuale “comprare-mangiare-imparare”.Nello stesso tempo, grazie alla flessibilità delle sale,sarà possibileorganizzare in esse eventi pubblici (convegni, conferenze, esposizioni) e privati (matrimoni, feste, sfilate).
Secondo il progetto nel Salone Pompeiano e nelle caratteristiche grotte in macco troverà collocazione un’Enoteca Wine Bar e un Marketdi prodotti tipici. L’Enoteca, a ridosso del mare, è pensata come un luogo conviviale e frizzante, ideale per trascorrere una serata con amici, gustando del buon vino insieme a taglieri e sfiziosità locali. Il Market invece è il luogo in cui si potranno acquistare le tipicità gastronomiche del territorio e le bottiglie offerte nell’adiacente enoteca.
Salendo di livello, nel cosiddetto Salone della Moda e nella originaria Sala da Pranzo-Ballo del Casinò vi saràlo Spazio Gourmet, dedicata a tutti gli intenditori, appassionati e curiosi della cucina locale, nazionale e internazionale. L’area food è organizzata come un self service, con diverse isole che offrono specialità per tutti i gusti: oltre a uno spazio interamente dedicato alle migliori creazioni della cucina tradizionale, vi è l’isola della pizza e dei fritti, quella della cucina vegana e vegetariana e quella del sushi.
Il complesso vuole porsi anche come luogo di aggregazione sociale e culturale della città di Anzio e per questo nella Sala della Primavera, al piano superiore dell’edificio accessibile anche da via Gramsci, troverà collocazione un Caffè letterario, luogo in cui gli ospiti possono rilassarsi leggendo un libro, bevendo un caffe e mangiando i dolci prodotti direttamente nel laboratorio dell’adiacente Bar-Pasticceria. Il Caffè letterario èarredato con particolari sedute che, oltre a contenere i libri, sono montate su ruote, in modo da poter essere facilmente spostate per allestire velocemente il salone per i diversi eventi programmati, che possono sfruttare anche l’ampia terrazza esterna.L’ultimo livello è organizzato con una Sala Conferenze con sedute mobili posizionate a mo’ di anfiteatro, che può accogliere ben 150 persone, anche in questo caso per poter essere eventualmente allestita per altri eventi. Alle spalle i due ambienti dedicati alla Scuola di cucinache ospiterà corsi per dilettanti che vogliono imparare a destreggiarsi tra i fornelli e i veri appassionati che danno sfogo alla loro creatività, composta da un’aula training con 8 postazioni moderne dotate delle migliori apparecchiature e di un’aula per le lezioni teoriche.
In conclusione, spero che il mio lavoro possa essere un utile spunto per l’amministrazione comunale al fine di realizzare la rinascita del Paradiso sul Mare, vero gioiello della città di Anzio e dell’architettura liberty.
Alessandra Mandler