[sg_popup id=”3″ event=”onload”][/sg_popup]Con una determina del 21 maggio, la Regione Lazio ha espresso un parere motivato rispetto alla Valutazione ambientale strategica chiesta dal Comune relativamente alla Variante speciale per il recupero dei nuclei abusivi e la riqualificazione del territorio. Si tratta dei “Nuclei abusivi” sorti fra il 1971 e il 1990, ma anche per coloro che hanno dei terreni ancora inedificati in queste zone. I nuclei abusivi perimetrati dal Comune sono tredici: Cervicione, Sermoneta – Torre del Monumento, Cioccati, Spino Bianco, Zucchetti, Frati – Tarquinia, La Verdiana, Cerreto, Tre Cancelli, Seccia, Canala, Canducci – Veroli e Acciarella. Ora il passo successivo spetta al Comune di Nettuno che dovrà deliberare in merito osservando le prescrizioni degli uffici regionali. Stando alle previsioni della Variante, potrebbero insediarsi in queste zone 8.587 nuovi abitanti, ossia il 45% in più rispetto a chi oggi vive nei 13 nuclei abusivi individuati.
“La Variante S1 approvata dalla Regione Lazio prevede:
– una dotazione di aree pubbliche da destinare a standard pari a 24 mq per ogni abitante insediato calcolando la popolazione insediabile in ogni singolo comprensorio dividendo la volumetria assentita per 80 mc ad abitante (art. 3 delle N.T.A. della Variante S1);
– il completamento delle aree già parcellizzate ed urbanizzate e in avanzato processo di urbanizzazione all’interno delle borgate (Zona S1D) attraverso interventi diretti (permesso
di costruire) con indice di edificabilità fondiaria pari a 0,30 mc/mq, altezza massima 7,50 ml e distacchi minimi dai confini e dalle strade contermini di 5,00 ml (art. 7 delle N.T.A.
della Variante S1);
– l’edificazione delle aree delle borgate strettamente contermini a quelle già urbanizzate o in corso di avanzata urbanizzazione che costituiscono un efficace raccordo tra le sparse
situazioni edilizie dovute al processo spontaneo di crescita edilizia volte al reperimento degli standard relativi agli abitanti insediati ed insediabili (Zona S1E) nel rispetto dell’indice di fabbricazione territoriale pari a 0,40 mc/mq, altezza massima 7,50 ml, distacco minimo dai confini di 5,00 ml (art. 8 delle N.T.A. della Variante S1).
Pertanto nella presente “Variante Speciale per il recupero dei nuclei abusivi e la riqualificazione del territorio”:
1) i lotti edificati abusivamente e quelli interclusi con superficie non superiore a 1.500 mq sono stati classificati come “Zona di completamento” (Zona B1) con gli indici previsti dalla Zona S1D della Variante S1 ovvero un indice di edificabilità fondiaria pari a 0,30 mc/mq e con la possibilità di edificare con intervento edilizio diretto (permesso di costruire). La destinazione d’uso all’interno della Zona B1 è esclusivamente residenziale;
2) le grandi aree intercluse all’interno dei nuclei abusivi o le aree contermini ad essi necessarie per reperire gli standard nonché per riqualificare compiutamente anche da un punto di vista morfologico l’ambito perimetrato sono state classificate come “Zona di completamento integrato” (Zona B2) veri e propri comparti da assoggettare a progettazione unitaria con gli
indici previsti dalla Zona S1E della Variante S1 ovvero con un indice di edificabilità territoriale pari a 0,40 mc/mq e con l’obbligo da parte della proprietà a cedere attraverso
convenzione al Comune non meno del 60% della superficie del comparto al fine di assicurare le aree destinate all’urbanizzazione primaria e secondaria dell’intero nucleo abusivo. Nel
restante 40% della superficie del comparto che rimane in carico alla proprietà potrà essere edificata una volumetria residenziale che scaturisce dall’applicazione dell’indice territoriale
sull’intero comparto di 0,40 mc/mq ovvero dall’applicazione dell’indice fondiario sul lotto edificabile di 1,00 mc/mq nonché un ulteriore incremento volumetrico pari al 20% della
volumetria residenziale destinato esclusivamente ai servizi di supporto alla residenza ovvero ad esercizi commerciali di vicinato, uffici privati e studi professionali e locali per la cultura
fisica e per altre attività ricreative.
Con la suddetta Variante Speciale attribuendo ai lotti inedificati interclusi (Zona B1) un indice di edificazione fondiario di 0,30 mc/mq ed alle Zone di completamento integrato (Zona B2) un indice di edificazione territoriale di 0,40 mc/mq vengono insediati circa 8.587 nuovi abitanti ovvero un +45% degli abitanti teorici (Vol/80 mc/ab) già insediati nei 13 nuclei abusivi individuati.”