Porta la data del 13 luglio l’ordinanza del Comune di Anzio sul contrasto alla prostituzione su strada e tutela della sicurezza urbana.
“Premesso che il fenomeno della prostituzione esercitato su strada ha notevole diffusione sul territorio del Comune di Anzio – si legge nel testo – valutati gli effetti del fenomeno sulla sicurezza urbana; valutate inoltre le conseguenze sulla sicurezza della circolazione stradale e sull’incolumità pubblica, a causa dei comportamenti imprudenti ed imprevedibili, in violazione del Codice della Strada, di quanti, alla guida dei propri veicoli, sono alla ricerca di prestazioni a pagamento; ritenuto che il fenomeno sopra menzionato aumenta il senso di insicurezza percepito dalla cittadinanza e determina, in concreto, conseguenze negative per l’ordinato e sicuro vivere civile; ritenuto pertanto necessario adottare provvedimenti per contrastare il meretricio su strada con il fine di limitare le conseguenze sopra ricordate sulla sicurezza urbana e l’incolumità pubblica; ordina il divieto a chiunque, in tutto il territorio comunale, di contattare soggetti dediti alla prostituzione ovvero concordare con gli stessi prestazioni sessuali a pagamento, oppure intrattenersi, anche solo per chiedere informazioni, con soggetti che esercitano l’attività di meretricio, comportamenti che manifestino comunque l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali. Se l’interessato è a bordo di un veicolo la violazione si concretizza anche con la semplice fermata al fine di contattare il soggetto dedito al meretricio. Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti come sopra identificati costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione alla presente ordinanza”. Per la violazione dell’ordinanza è stabilito l’importo del pagamento nella somma di € 300. “Resta salva la possibilità per gli organi accertatori di procedere al sequestro cautelare delle cose che servirono o furono destinate a commettere la violazione o che ne sono il prodotto”.