Riceviamo e pubblichiamo
Approvazione rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2017. L’intervento del consigliere alternativa per Anzio Luca Brignone. Dichiarazione di voto del punto 3 all’ordine del giorno del consiglio comunale.
“Il rendiconto che stiamo votando in questa seduta arriva con quasi tre mesi di ritardo rispetto ai tempi stabiliti dalla legge ed è riferito all’esercizio del 2017, il quale non è di nostra competenza. Questo basterebbe a non riconoscere la legittimità di questo voto e a farmi esprimere parere contrario al terzo odg della seduta di oggi.
La maggioranza potrebbe farmi notare che è obbligo del consiglio approvare il consuntivo e che sarebbe toccato anche a noi qualora avessimo vinto le elezioni. Vero, come è vero, però, che la precedente maggioranza responsabile di questo bilancio è sempre la vostra, nonostante vi sforziate di sostenere il contrario. Lo è a partire dalla forza politiche che la compongono e che la hanno appoggiata, prima ancora che dalle persone, che al di là di qualche nome nuovo sono perlopiù le stesse. Lo è poi negli indirizzi politici e nei metodi usati, come ci state dimostrando in queste prime settimane dopo il voto: penso alla volontà del Sindaco di ignorare il rinvio al giudizio dell’assessore al turismo parlando di garantismo, ignorando, però, che non si tratta di garantismo o di giustizialismo, ma di opportunità politica e di segnali di trasparenza; penso alla delibera 80, con la quale avete stanziato 92 mila euro senza parere contabile, investendo tutto in affidamenti diretti, in barba ai principi di concorrenza e trasparenza.
Al di là delle considerazioni di natura squisitamente politica, voglio entrare brevemente sui numeri di questo bilancio, perché è bene che la città conosca la reale situazione dell’Ente:
Il risultato di amministrazione è di 38 milioni, vero, ma ben 32 sono stoccati nel fondo crediti di dubbia esigibilità. Se aggiungiamo gli altri fondi vincolati, rimangono solo 500 mila euro destinati agli investimenti, somma irrisoria rispetta alla città di Anzio e alle sue esigenze, e circa 1 milione di avanzo effettivo. Ebbene, la legge, in particolare il D.Lgs n.118 del 2011, impone che la parte libera dell’avanzo sia utilizzata in via prioritaria per coprire i debiti fuori bilancio: 963 mila euro riconosciuti e finanziati, più altri 837 mila euro ancora da riconoscere e finanziare, dalla chiusura dell’esercizio all’elaborazione del rendiconto. E non sappiamo se ne sono maturati altri successivamente perché lo scopriremo solo nei prossimi giorni, in vista del consiglio della prossima settimana. Alcuni di questi sono già computati nei residui passivi, ma di altri, ad oggi, non sappiamo niente, se non cifre spaventose lette dalla stampa. Insomma, numeri alla mano, abbiamo il dovere di dire alla città che di fatto l’Ente è in disavanzo. Una menzione, poi, va fatta sullo stock di debito complessivo, che ammonta a circa 16 milioni, ovvero 299 euro per abitante.
Questo è il desolante quadro da cui parte l’Amministrazione odierna e da questo quadro se ne esce solo con una rottura netta rispetto alle politiche passate. Finora non ci avete dato questo segnale. Spero vivamente mi facciate ricredere a partire da subito, per il bene della città”.
Luca Brignone – Alternativa per Anzio